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    DAJE CHE ARRIVANO I SOLDI! – LA “PAGELLA” DI BRUXELLES AL RECOVERY PLAN ITALIANO: LA VALUTAZIONE VEDE TUTTE A (IL MASSIMO) E UNA B ALLA VOCE “COSTI”, GLI STESSI VOTI DATI AGLI ALTRI PIANI GIÀ APPROVATI. IL DOCUMENTO CONFERMA L'ASSEGNAZIONE DI 191,5 MILIARDI – DOMANI URSULA SARÀ A ROMA (A CINECITTÀ) PER CONSEGNARE BREVI MANU LA VALUTAZIONE A DRAGHI. E POI SI SBOCCIA: CONFERMATI I 24,9 MILIARDI (IL 13%) DI PREFINANZIAMENTO, CHE ARRIVERANNO DOPO L'APPROVAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO (CHE HA UN MESE DI TEMPO PER DARE L'OK)


     
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    URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI - GLOBAL HEALTH SUMMIT URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI - GLOBAL HEALTH SUMMIT

    Marco Bresolin per www.lastampa.it

     

    Promosso a pieni voti. Con dieci “A” (voto massimo ) e una sola “B” alla voce “costing” (finora nessun altro Paese ha ricevuto la “A” a questa voce).

     

    Secondo le informazioni raccolte da "La Stampa", è più che positivo il giudizio che compare nella pagella della Commissione europea al Recovery Plan nazionale, anche se l’analisi dei tecnici della task force ha rivisto leggermente al ribasso la quantificazione delle spese legate alla transizione ecologica e a quella digitale, che restano comunque al di sopra del livello minimo richiesto.

     

    Per il via libera definitivo bisognerà attendere domani, quando termineranno le 24 ore stabilite per concludere l’approvazione attraverso la procedura scritta.

     

    mario draghi ursula von der leyen 2 mario draghi ursula von der leyen 2

    Come successo per gli altri piani, non ci sarà una discussione orale al collegio dei commissari, né saranno possibili emendamenti: i gabinetti dei commissari dovranno di fatto decidere se approvare la “Council implementing decision” oppure se respingerla. Ovviamente il via libera viene dato per scontato e il risultato sarà presentato da Ursula von der Leyen nel corso della sua visita di domani a Roma (nello stesso giorno la presidente della Commissione visiterà anche Riga e Berlino per consegnare i rispettivi piani: oggi invece tocca ad Austria, Slovacchia e Lettonia).

    ursula von der leyen, emmanuel macron, charles michel, angela merkel e mario draghi al g7 1 ursula von der leyen, emmanuel macron, charles michel, angela merkel e mario draghi al g7 1

     

    Il documento conferma l’assegnazione di 191,5 miliardi di euro all’Italia tramite la “Recovery and Resilience Facility”: 68,9 miliardi in sovvenzioni e 122,6 miliardi in prestiti. La Commissione ha anche accettato la richiesta di prefinanziamento dell’Italia, che dunque potrà ricevere presto 24,9 miliardi di euro, pari al 13% del totale.

     

    Il pagamento scatterà dopo l’approvazione da parte del Consiglio, che avrà un mese di tempo per esaminare il piano e dare il via libera definitivo. A quel punto potrà iniziare l’erogazione dei 25 miliardi, anche se molto dipenderà dalle prossime emissioni di obbligazioni da parte della Commissione.

    ursula von der leyen mario draghi ursula von der leyen mario draghi

     

    Al momento l’esecutivo Ue ha raccolto 20 miliardi di euro sui mercati e per soddisfare le esigenze di pre-finanziamento di tutti i 12 governi che hanno ottenuto l’ok la scorsa settimana o lo otterranno nei prossimi giorni servono 50 miliardi.

     

    Nel caso in cui i soldi non bastassero per tutti, la prima tranche sarà distribuita in proporzione tra tutti e 12 e il saldo del pre-finanziamento arriverà a settembre con le nuove emissioni di obbligazioni.

     

    mario draghi ursula von der leyen 1 mario draghi ursula von der leyen 1

    Il governo italiano aveva previsto di destinare il 40% delle risorse del piano alla transizione ecologica, ma secondo i calcoli della Commissione l’impatto dovrebbe essere leggermente inferiore: 37% per il clima (la soglia minima richiesta). Stesso discorso per il digitale: secondo Bruxelles il piano di Roma destina il 25% delle risorse alla digitalizzazione (il governo stimava il 27%), comunque superiore al livello minimo del 20% richiesto per tutti i Paesi.

     

    Positiva anche la valutazione delle riforme proposte dall’Italia, anche se ora partirà un attento monitoraggio. La Commissione ha stabilito una serie di tappe con alcuni obiettivi che andranno raggiunti nei prossimi anni: ogni sei mesi ci sarà una verifica da parte di Bruxelles e in caso di raggiungimento dei target scatterà il pagamento della quota di finanziamento.

     

     

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