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UCRAINA: MIN.DIFESA, 'METÀ DELL'AIUTO MILITARE ARRIVA IN RITARDO'
(Adnkronos) - Il ministro ucraino della Difesa denuncia oggi come la metà degli aiuti militari promessi arrivi in ritardo. "Le promesse non significano la consegna. Il 50% di quanto promesso non arriva in tempo. Così si perdono uomini e territorio. Questa è una guerra in cui gli alleati devono fornire i rifornimenti in tempo", ha detto Rustem Umerov, in una conferenza a Kiev in occasione del secondo anniversario dell'invasione russa, cui hanno partecipato diversi ministri ucraini.
Volodymyr Zelensky e jens Stoltenberg a Davos
L'Ucraina sta cercando di rimediare alla scarsità di munizioni facendo crescere la propria industria militare. Intervenuto alla stessa conferenza, il ministro per le Industrie strategiche, Oleksandr Kamyshin, ha dichiarato che la produzione è triplicata. Tuttavia, ha sottolineato, l'Ucraina ha bisogno di molte più munizioni di quante ne potrà fabbricare. Inoltre le necessità del fronte "sono maggiori della produzione di Stati Uniti e Ue messe insieme".
UCRAINA: PREMIER, CI ASPETTIAMO 11,8 MLD DI AIUTI DAGLI USA
(Adnkronos) - Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal prevede che quest'anno Kiev possa ricevere 11,8 miliardi di dollari in aiuti dagli Stati Uniti. Washington ha già fornito più di 111 miliardi di dollari a Kiev, ma il nuovo pacchetto di aiuti è bloccato al Congresso dopo essere passato al Senato. L'Ucraina prevede inoltre di ricevere 18 miliardi di euro dall'Unione europea, come approvato a inizio anno.
giorgia meloni volodymyr zelensky kiev
Dopo due anni di conflitto , Kiev si trova ad affrontare un gap di bilancio di 37 miliardi di dollari e fa affidamento sui partner occidentali per ricevere aiuti cruciali.
ZELENSKY TRA CRISI E FATICHE ORA SPERA NEL RITORNO DELL’ATTENZIONE OCCIDENTALE
Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”
PUTIN ZELENSKY
[…] Sono ormai tanti in Ucraina a descrivere la parabola di Volodymyr Zelensky come quella del leader baciato dalla dea bendata e convinto — o illuso per i più critici — che duri ancora a lungo. Il presidente ucraino vede in questi giorni, che coincidono con il decennale delle rivolte di Maidan e con il secondo anniversario della violenta invasione militare russa, un rilevante ritorno di attenzione internazionale.
Lo sperava da tempo. La fallita controffensiva militare dell’estate scorsa, e soprattutto l’esplosione della violenza in Medio Oriente, avevano marginalizzato sia lui che l’intero scenario della guerra russo-ucraina. E ora dice: «Siamo pronti ad una nuova controffensiva».
volodymyr zelensky
Abituato agli applausi e in certo modo «viziato» dall’ondata di simpatia e sostegno nelle prime fasi della guerra, viveva la nuova relativa anonimia come un fardello che poteva penalizzare anche la tenuta militare del suo Paese. E ciò aveva pesantemente influito sul suo carattere e sui comportamenti.
«Sono finiti le pacche sulle spalle, gli snack sorridenti in corridoio, il dialogo continuo con i consiglieri per affinare le strategie comuni. Nel «bunker» «Il presidente è spesso chiuso in sé stesso, scontroso, arriva alle riunioni, impartisce istruzioni e se ne va», raccontano dal palazzo presidenziale fonti anonime citate dai media e social locali.
giorgia meloni volodymyr zelensky giovanbattista fazzolari
Secondo Simon Shuster, il giornalista del settimanale americano Time che il primo anno di guerra ebbe modo di seguirlo e di recente ha pubblicato la sua biografia, Zelensky negli ultimi tempi «è profondamente cambiato e non sempre per il meglio». A suo dire, resta molto poco dell’uomo allegro di una volta.
«Il suo viso si è indurito, parla poco e sempre in modo preciso, non c’è quasi nulla di quello che era prima», dice Shuster. Per molti aspetti Zelensky appare oggi come se fosse stato forgiato dall’emergenza dell’invasione: è diventato una rotella del meccanismo che a suo parere dovrà portare alla vittoria sulla Russia, assimila il suo destino individuale a quello dell’Ucraina.
TIME - LA COPERTINA SU ZELENSKY
[…] La sua storia personale ha visto almeno quattro rilevanti metamorfosi. La prima è stata quella dell’attore molto più noto a Mosca che a Kiev, innamorato della cultura e della lingua russe, che assurge al massimo della fama con il suo serial dell’uomo di spettacolo eletto a presidente. La seconda metamorfosi avviene nel 2019, quando vince davvero le elezioni con il 75 per cento delle preferenze: vorrebbe fare la pace con la Russia, sarebbe anche disposto a importanti concessioni territoriali, ma Putin non ci sta. La terza è dettata dall’invasione.
volodymyr zelensky su time
Il mondo credeva che Zelensky sarebbe scappato all’estero. Ma poi diventa l’eroe del mondo libero quando annuncia che resterà nel suo ufficio, lotterà sino alla morte, se necessario. In questa fase è instancabile, ogni sera si rivolge alla nazione a reti unificate, visita il fronte sotto le bombe, parla al mondo, viaggia ovunque, diventa una delle massime personalità del Pianeta, crea un team di collaboratori affiatati dove il comandante in capo delle forze militari, Valery Zaluzhny, gode di ampia autonomia.
La quarta metamorfosi lo vede sempre più immerso nelle questioni militari: licenzia Zaluzhny, il suo tasso di popolarità è sceso sotto il 60 per cento, accentra la conduzione della guerra nelle sue mani e ribadisce la necessità di riconquistare tutti i territori occupati dalla Russia sino ai confini del 1991. La convinzione di essere nel giusto non lo abbandona e sicuramente Putin non fa nulla per offrire alternative, se non la sottomissione dell’Ucraina.
Volodymyr Zelensky PERSONA DELL ANNO PER IL TIME discorso di volodymyr zelensky alla chatham house MEME ZELENSKY PUTIN zelensky macron volodymyr zelensky agli oscar meme volodymyr zelensky volodymyr zelensky in copertina su time