Paola Pica per il Corriere della Sera
carlo messina
L' aria di grandi operazioni internazionali respirata da Carlo Messina ieri in trasferta a Mosca, dove è stato ricevuto da Vladimir Putin al Cremlino nelle vesti di finanziatore della privatizzazione del colosso dell' energia Rosneft, potrebbe essere stata l' occasione per vedere da lontano quello che sta accadendo sul fronte del progetto Generali.
Se nelle valutazioni dell' amministratore delegato di Intesa Sanpaolo la «combinazione industriale» con la prima compagnia italiana resta la via maestra, qual è il modo per arrivare a Trieste con gli standard patrimoniali intatti? Il mercato sembra aver suggerito delle ipotesi. Prima mostrando le vendite sui titoli Intesa. Poi facendo lievitare Unicredit, il concorrente che prepara il maxi aumento di capitale da 13 miliardi e che, su indicazione della Bce, potrebbe prepararsi anche ad alienare la quota dell' 8% di Mediobanca, primo azionista del Leone con il 13%.
alberto nagel bollore
E c' è chi immagina la possibilità di un partner assicurativo internazionale in questa operazione. I riflettori, adesso, sono puntati dunque su Piazzetta Cuccia, uno dei principali soggetti in campo, l' unico fin qui non convocato dalla Consob. Secondo quanto viene ripetuto ancora nelle ultime ore, nella banca guidata da Alberto Nagel la vicenda Intesa Sanpaolo-Generali sarebbe stata una sorpresa per i più.
giovanni bazoli
L' idea, poi, che il gruppo fondato da Giovanni Bazoli, storico antagonista di Enrico Cuccia, possa fare il suo ingresso nell' azionariato lascia un po' increduli. In realtà, non si tratterebbe di una prima assoluta: la banca d' affari milanese nacque 70 anni fa per iniziativa di Raffaele Mattioli, il presidente della Comit finita poi nell' orbita di Intesa. Comit e Credit furono i primi azionisti.
enrico cuccia x
Oggi l' azionariato stabile di Mediobanca è raccolto in un patto che pesa per il 31%. Una compagine assai variegata e forte componente internazionale che nell' accordo di sindacato ha trovato una certa sintonia e la capacità assolvere la sua principale funzione: dare stabilità alla banca.
Più di recente il quadro è attraversato da tensioni che appaiono via via sempre più evidenti. La contrapposizione sulla vicenda Mediaset tra il numero uno di Vivendi , il francese Vincent Bolloré e la famiglia Berlusconi, entrambi esponenti del patto di Mediobanca, sta entrando un po' inevitabilmente nella partita bancario-assicurativa.
gian maria gros pietro
Forse anche perché proprio al versante francese si guarda come la possibile minaccia alle Generali e alla permanenza in Italia di un' importante quota di risparmio. Messina ne parlerà informalmente questa sera a Torino tra gli altri con il presidente emerito Giovanni Bazoli e il presidente del consiglio di amministrazione, Gian Maria Gros-Pietro, a margine della celebrazione per i dieci anni dalla fusione Milano -Torino.