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    UNA BRUTTA FUNE – LA PERIZIA SULLA TRAGEDIA DEL MOTTARONE: LA “TESTA FUSA” DELLA FUNIVIA CHE AGGANCIA IL CAVO ALLA CABINA ANDAVA SOSTITUITA - LA DATA DI SCADENZA DEL PEZZO NON ERA STATA RAGGIUNTA, MA DEI 114 FILI CHE COMPONEVANO LA FUNE, 3 ERANO DANNEGGIATI, UN DETTAGLIO CHE SAREBBE DOVUTO EMERGERE DALLE ISPEZIONI MENSILI - IL DIRETTORE DI ESERCIZIO ENRICO PEROCCHIO, AVREBBE SCELTO DI ASPETTARE L'AUTUNNO PER SOSTITUIRLA E LA RICHIESTA DI PROROGA AVANZATA DAGLI ESPERTI ERA STATA ACCOLTA


     
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    Federica Zaniboni per “il Messaggero”

     

    FUNIVIA STRESA MOTTARONE PRECIPITA FUNIVIA STRESA MOTTARONE PRECIPITA

    Sarebbe bastato cambiare un pezzo della funivia, per scongiurare la tragedia. Soltanto quello. E le 14 persone che nel maggio del 2021 hanno perso la vita nell'incidente del Mottarone, non sarebbero mai precipitate. È questo il quadro emerso dal collegio dei periti che da quasi un anno è al lavoro sui resti di quella maledetta cabina numero 3. 

     

    Nei giorni scorsi, gli esperti hanno chiesto al gip di Verbania più tempo per portare a termine le analisi, facendo così slittare il deposito delle perizie a settembre. L'approfondimento, però, intanto ha confermato che il disastro poteva essere evitato.

     

    incidente funivia stresa mottarone incidente funivia stresa mottarone

    ANALISI

    Secondo quanto ricostruito, infatti, «la testa fusa» della funivia il cuneo di piombo che aggancia il cavo alla cabina andava sostituita. La data di scadenza del pezzo non era stata raggiunta, ma dei 114 fili che componevano la fune, tre sono risultati essere danneggiati. Nello specifico, le lesioni sarebbero state «a 8 centimetri dal colletto della testa fusa». L'aspetto più inquietante di questa analisi è che tutto sarebbe dovuto emergere dalle ispezioni mensili previste dalla norma. 

     

    INCIDENTE FUNIVIA STRESA MOTTARONE INCIDENTE FUNIVIA STRESA MOTTARONE

    Come sottolinea il collegio dei periti guidato da Antonio De Luca, ordinario di Tecnica delle costruzioni all'università Federico II di Napoli, «qualora tali lesioni si fossero riscontrate» durante i controlli periodici «si sarebbe dovuta dismettere la testa fusa». Il motivo per cui questo non è stato fatto è da chiarire. C'è la possibilità che le ispezioni non venissero eseguite, così come non è da escludere che il danneggiamento sia stato ignorato. Come era stato messo a verbale da uno degli indagati, titolare di una ditta esterna di manutenzione, la testa fusa sarebbe scaduta nel novembre del 2021. 

     

    IL SISTEMA DI SICUREZZA DELLA FUNIVIA IL SISTEMA DI SICUREZZA DELLA FUNIVIA

    Il direttore di esercizio dell'impianto Enrico Perocchio, inizialmente avrebbe deciso di sostituirla, per poi cambiare idea scegliendo di aspettare l'autunno, così da non dover fermare la funivia all'inizio della stagione estiva. La richiesta di proroga avanzata dagli esperti è stata accolta dal gip Annalisa Palomba: revocate le udienze fissate per luglio, al collegio è stato concesso tempo fino al 16 settembre. Nelle prossime settimane, i periti estenderanno a tutti i fili del cavo le cosiddette analisi frattografiche, per accertare come sia avvenuta la rottura del cavo trainante. 

     

    LA RICOSTRUZIONE LA RICOSTRUZIONE

    «Eravamo fiduciosi che le indagini su un individuato gruppo di fili della fune collassata ci potessero fornire una luce sulle ragioni del collasso» ha spiegato De Luca in una mail allegata alla richiesta di proroga. «Poiché invece abbiamo trovato ossidazioni molto consistenti su questi fili, riteniamo di operare in maniera estesa le indagini».

     

    FUNIVIA STRESA MOTTARONE FUNIVIA STRESA MOTTARONE

    OPERAZIONE

    Un'altra questione da approfondire è quella «di assoluta rilevanza» relativa alle cause del danneggiamento dei fili, ciascuno dei quali verrà analizzato al microscopio elettronico. Un'operazione «con ricadute anche in generale sugli impianti funiviari esistenti». Gli esiti degli accertamenti tecnici verranno discussi in aula il 20, 21 e 24 ottobre. Nell'incidente del 23 maggio 2021 erano morte 14 persone, tutte quelle trasportate dalla funivia ad eccezione del piccolo Eitan, di soli cinque anni. 

     

    strage funivia del mottarone 2 strage funivia del mottarone 2

    Al momento gli indagati sono altrettanti, tra cui il caposervizio Gabriele Tadini, il gestore dell'impianto Luigi Nerini e Perocchio, arrestati quando poco dopo la tragedia era emerso che il freno di emergenza era stato disattivato. L'applicazione dei cosiddetti forchettoni aveva impedito che scattasse e la cabina era precipitata. 

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