Noemi Penna per la Stampa
POMPEI CARAIBI
Sepolta sotto dodici metri di fango e detriti vulcanici. L'isola di Montserrat è la Pompei dei Caraibi: si trova nel Mar delle Piccole Antille e quando fu scoperta da Cristoforo Colombo, nel 1493, era un vero paradiso. E lo è stata almeno sino al 18 luglio 1995, quando la potenza distruttrice del vulcano Soufrière Hills, dormiente da secoli, si è riversata su tutto il Sud.
La parte settentrionale dell’isola fu risparmiata dalle eruzioni ma la capitale, Plymouth, è stata letteralmente sommersa, costringendo due terzi della popolazione ad abbandonare le proprie case. E le eruzioni si sono susseguite negli anni, rendendo gran parte del territorio inabitabile: l'Exclusion Zone copre ancora oggi l'intera parte meridionale sino a due miglia dalla costa, e il vulcano è costantemente monitorato dal Montserrat Volcano Observatory, che ne studia l'attività, diramando costantemente bollettini.
POMPEI CARAIBI
Vent'anni fa, il 25 giugno 1997, un’eruzione uccise 19 persone del villaggio Streatham, anche se questo era, ufficialmente, una zona evacuata. Per visitare il Sud dell'isola di Montserrat forse è meglio accontentarsi delle immagini offerte dai droni che hanno sorvolato la zona, restituendo immagini spettrali sommerse dalla cenere.
Il livello dei detriti della prima devastante eruzione arrivo quasi sino alle luci dei lampioni. L’orologio del Municipio nel centro di Plymouth si vede a metà: il resto è stato coperto dai detriti. E dalla distesa di sabbia spuntano solo dei tetti, fra cui il campanile della chiesa.