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    1. “NUOVA INQUISIZIONE CONTRO LA RETE”: GRILLO ATTACCA IL PRESIDENTE DELL'ANTITRUST PITRUZZELLA CHE HA DICHIARATO AL ''FINANCIAL TIMES'': "LA POST-VERITÀ IN POLITICA È UNO DEI CATALIZZATORI DEL POPULISMO E UNA MINACCIA ALLE NOSTRE DEMOCRAZIE" 2. BEPPE SI SCATENA: "E COSA È LA POST-VERITÀ SI CHIEDE UNA PERSONA NORMALE? "LA POST-VERITÀ È UNA DEFINIZIONE USATA DAI ROSICONI CHE NON SONO ENTRATI NEL VENTRE DELLA BALENA DEL WEB..." E' LA DEFINIZIONE, CHE MERITEREBBE LA TRECCANI, DI ROBERTO D'AGOSTINO...."


     
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    Beppe Grillo - http://www.beppegrillo.it/

     

    grillo in piazza grillo in piazza

    Il presidente dell'antitrust Pitruzzella ha rilasciato un'intervista al Financial Times, a metà strada tra il delirio d'onnipotenza e l'ignoranza completa di come funzioni il web, dicendo che "la post-verità in politica è uno dei catalizzatori del populismo e una minaccia alle nostre democrazie". E cosa è la post-verità si chiede una persona normale?

     

    "La post-verità è una definizione usata dai rosiconi che non sono entrati nel ventre della balena del web e quindi non riescono a interpretare i tempi. Parliamo di giornalisti le cui testate hanno avallato per anni bugie ed idiozie di ogni tipo. La post-verità semmai è quella costruita dai giornalisti. Chi vi ha aderito poi si è sorpreso per Grillo, per la Brexit, per la vittoria di Trump e per quella del no al referendum in Italia. Ci raccontano un mondo che non esiste più e chiamano post-verità quello reale." E' la definizione, che meriterebbe la Treccani, di Roberto D'Agostino.

    grillo d'agostino minà grillo d'agostino minà

     

    L'intervista si fa interessante quando Pitruzzella spiega come si combatte la post-verità: "dobbiamo decidere se lasciare Internet così com'è, il selvaggio west, oppure se regolamentarlo. Penso che queste regole vadano definite dallo Stato. [...] Non è compito di entità private controllare l'informazione, questo è dei poteri statali: loro devono garantire che l'informazione è corretta". Tradotto significa che vogliono fare un bel tribunale dell'inquisizione, controllato dai partiti di governo, che decida cosa è vero e cosa è falso. Immaginatevi la scena.

     

    NAPOLITANO RENZI GENTILONI NAPOLITANO RENZI GENTILONI

    Scrivo sul Blog: "I politici prendono la pensione d'oro: è un privilegio che vogliamo abolire!". 

    Il tribunale decreta: "Falso, prendono una pensione normale come tutti, è un diritto acquisito. E' post-verità la tua! Ordiniamo che il Blog di Grillo sia messo al rogo!" "Ma non si può bruciare, sua Pitruzzella: è fatto di bit!" "Allora al rogo il computer di Grillo e pure il suo mouse, e se si lamenta al rogo pure lui".

     

    Grillo D'Agostino Grillo D'Agostino

    Purtroppo Pitruzzella non è un pazzo solitario. Il premier fotocopia Gentiloni ieri ha detto che gli strappi nel tessuto sociale del Paese sono causati anche da Internet. Per il sempregrigio Napolitano "la politica del click è mistificazione". Renzi è convinto di aver perso il referendum per colpa del web: "Abbiamo lasciato il web a chi in queste ore è sotto gli occhi internazionali, a cominciare dal New York Times, in quanto diffusore di falsità". I travestiti morali sono abituati alla TV, dove se vai con una scheda elettorale falsa i giornalisti ci credono, ma se lo fate sul web i cittadini ve lo dicono che siete dei cazzari, non prendetevela.

    PITRUZZELLA PITRUZZELLA

     

    Tutti uniti contro il web. Ora che nessuno legge più i giornali e anche chi li legge non crede alle loro balle, i nuovi inquisitori vogliono un tribunale per controllare internet e condannare chi li sputtana. Sono colpevole, venite a prendermi. Questo Blog non smetterà mai di scrivere e la Rete non si fermerà con un tribunale. Bloccate un social? Ne fioriranno altri dieci che non riuscirete a controllare. Le vostre post-cazzate non ci fermeranno.

     

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