Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera
CR7
Eccolo qui, l' effetto Ronaldo. Quel fenomeno atmosferico che da anni si riproduce in primavera, come un colpo ferale di vento, un brusco calo di temperatura, una tempesta perfetta. Il Cholo l' ha affrontato tante volte, come un vecchio marinaio, ma si è trovato quasi sempre con la barca rovesciata, anche a due passi dal porto, come ieri. Finisce con Cristiano che fa il verso a Simeone, dopo avergli rotto gli huevos nel paniere.
Naturalmente nella porta magica, dove aveva segnato in rovesciata a Buffon undici mesi fa e allo United nel girone.
Stavolta i gol sono tutti utili e tutti per la festa sfrenata della Juve. Alla fine CR7 urla tutta la sua gioia: «Doveva essere una notte speciale e lo è stata, non abbiamo ancora vinto niente ma siamo sulla buona strada. Nella storia della Juve una serata così non c' era mai stata, è arrivata contro l' Atletico, una squadra fortissima, non era facile. Siamo forti. Ma non pensiamo alla finale, passo dopo passo».
La manita delle cinque Champions vinte, esibita nervosamente nella bolgia di insulti del Metropolitano, serve per dare «il cinque» ai compagni, alla mascotte, a chiunque capiti a tiro. Ronaldo si è tolto un peso e l' ha tolto dalle spalle della Juventus: nessuno può sapere come andrà a finire, ma quel che conta è che la nuova strada non sia terminata qui e adesso, contro gli odiati cugini materassai, ai quali Cris ha sottratto due Champions sotto il naso in finale, segnandogli una volta anche una tripletta in semifinale. Sono tre anche questa volta, con due colpi di testa uno più bello dell' altro e il rigore che chiude il cerchio, dopo quello che costò l' eliminazione alla Juve nella notte del Bernabeu lo scorso aprile.
CR7 33
Ronaldo ci ha messo cinque anni per alzare la prima Coppa sia a Manchester, che a Madrid, con due colossi del calcio mondiale. Era più giovane, più affamato, magari più inesperto ma più forte di adesso. Anche se a vederlo segnare così sembra un ragazzino, rivincere a 34 anni sarebbe comunque un' impresa. Ma adesso i pensieri corrono ad altro, perché passare il turno con la Juventus in questa maniera dà una forza incredibile alla sua scelta di cambiare tutto. E lo fa proprio nei giorni in cui a Madrid torna Zidane. Ma pensare di tornare al Real non è facile e forse nemmeno conveniente sotto molti punti di vista per Cristiano.
RONALDO MARCA
Lunedì CR7 sarà proprio a Madrid, per inaugurare la mega sede della clinica per il trapianto di capelli di cui è appena diventato socio a metà, investendo 25 milioni di euro.
Per lanciare la nuova iniziativa in questi giorni ha diffuso dei messaggi di affetto ai madrileni - anche se ieri ha ribadito con le parole e coi fatti di essere felice a Torino - prima ancora che ai madridisti: ovviamente nel tempio della ricrescita sono i benvenuti anche i clienti che tifano Atletico. Dopo essersi strappati i capelli tante volte, qualcuno ieri sarà rimasto senza di fronte al ciclone Ronaldo.
2. CR7 FESTEGGIA AL RISTORANTE
Fabiana Della Valle per gazzetta.it
È stata una notte unica e indimenticabile, da celebrare come si conviene ai grandi eventi. Cristiano Ronaldo è uscito dallo Stadium poco prima di mezzanotte, con il figlio Cristiano Junior che teneva in mano il pallone che spetta all’autore di tre gol. Poi insieme a tutto il suo clan è andato a festeggiare la prima tripletta italiana e soprattutto la qualificazione ai quarti di Champions League.
RONALDO EQUIPE
Due colpi di testa e un rigore trasformato: così Ronaldo ha trascinato la Juventus, aiutandola a compiere un’impresa che resterà nella storia. Per questo all’arrivo al ristorante è stato accolto come una vera star. Applausi e cori per lui, che si è infilato, protetto dalle guardie del corpo, nelle scale che portano alla saletta riservata. Il locale scelto per la serata è in Corso Moncalieri e affaccia romanticamente sul fiume Po. Catullo è uno dei ritrovi più frequentati dai calciatori bianconeri. Era il preferito di Higuain finché è stato alla Juventus, ci vanno spesso anche Dybala, Mandzukic ed Emre Can. CR7 abita poco distante (dietro alla chiesa della Gran Madre, in una villa in precollina) e ieri si è presentato al ristorante con Georgina, il figlio maggiore e tutto il clan, tra cui il fratello Hugo e gli amici di sempre Ricky Regufe e Miguel Paixao.
RONALDO A BOLA
3. SIMEONE
Da gazzetta.it
Due parole su Cristiano Ronaldo, giustiziere della sua squadra con una tripletta: "È tra i migliori al mondo, può capitare che in gare del genere faccia questi gol". A fine partita il portoghese ha imitato il gestaccio, indicando gli attributi, fatto nella gara d'andata dallo stesso Simeone, che commenta così: "Ha visto il gesto che ho fatto al Wanda e l'ha imitato, per mostrare il suo carattere".
CR7 5 georgina bagno sexy GEORGINA IN LACRIME cristiano ronaldo 24
simeone