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    SCONTRINI FUMANTI - LA PROCURA DI ROMA INDAGA SU ALMENO ALTRE TRENTA CENE SOSPETTE DI IGNAZIO MARINO - L’EX SINDACO AVEVA DETTO CHE LE NOTE SPESE NON ERANO STATE FIRMATE DA LUI MA DA ALTRI - PERÒ LO STAFF SI È CHIAMATO FUORI: “NON C’ENTRIAMO NULLA”


     
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    ignazio marino su chi 5 ignazio marino su chi 5

    Giuseppe Scarpa per “la Repubblica - Edizione Roma”

     

    La procura accende un faro sulle cene dell' ultimo biennio di Ignazio Marino in Campidoglio. I pm mercoledì hanno delegato la guardia di finanza di piazzale Clodio ad acquisire la documentazione relativa ad almeno altri 30 "banchetti" ritenuti dubbi. Il procuratore aggiunto Francesco Caporale e il sostituto Roberto Felici vogliono perciò passare al setaccio, ricevute, giustificativi di spesa e verificare l' autenticità delle firme, non solo delle "famose" sette cene che sono costate la poltrona di sindaco a Marino e l' indagine per peculato.

    ignazio marino (7) ignazio marino (7)

     

    Nei giorni scorsi in procura hanno sfilato i più stretti collaboratori del chirurgo dem. L'ultimo, in ordine di tempo, è stato Luigi Fucito, ex capo di gabinetto del sindaco. Anche lui, come altre persone dell' entourage "mariniano" , a piazzale Clodio, ha negato ogni coinvolgimento nell' affaire delle presunte firme apposte ai giustificativi di spesa in sostituzione del primo cittadino. Anche Silvia Decina, a capo della segreteria particolare del sindaco, due settimane fa ha negato di aver "autografato" le note spesa al posto di Marino.

     

    ignazio marino munge la mucca ignazio marino munge la mucca

    «Ma allora chi è stato?» si domandano gli inquirenti. Il chirurgo dem, infatti, per difendersi dalle accuse su alcune cene, non propriamente istituzionali, aveva puntato l' indice, genericamente sul suo staff: «Le firme non sono le mie e alcune sono state fatte mentre ero all' estero», aveva spiegato ai magistrati. Il fatto è che a piazzale Clodio molte di queste persone sono state sentite dai pm e nessuno si è autoaccusato di essere il "falsario".

     

    er cecato ignazio marino er cecato ignazio marino

    Una settimana prima della Decina, i pm, avevano sentito Giampiero Bistoncini della segreteria particolare. Lo stesso giorno era toccato a Maurizio Salvi dirigente della ragioneria generale del comune di Roma che, come Bistoncini, aveva negato ogni addebito. I primi di novembre, invece, era stato ascoltato Francesco Piazza, capo del "Cerimoniale e delle relazioni istituzionali" del Campidoglio che, come gli altri, aveva smentito la tesi di Marino: «Le note spese del primo cittadino e i giustificativi arrivavano già firmati nel mio ufficio». L' indagine va avanti.

    Ignazio Marino Ignazio Marino

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