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    LA PROMESSA DI RENZI DI “ANDARE A CASA” SE FALLISCE È COME QUELLA DI VELTRONI DI “ANDARE IN AFRICA”? - UN SONETTO DI MIMMO LOMBEZZI PER SCHULTZ


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

    SHULZ !!!
    (invettiva Bondica contro Martin Schultz di Mimmo Lombezzi)

    Shulz ! Che nome ! Uno starnuto !
    Shulz...quando ti vedo rutto !
    Quando ti incontro sputo !

    WALTER VELTRONI GIOCA A CALCIOWALTER VELTRONI GIOCA A CALCIO

    Shulz...tu "euro-socialista" ?
    in fondo tu sei un krukko,
    e pure giustizialista !

    Odioso signor Nò
    il gnigno tuo nazista ,
    su un corpo da Kapò
    rivela che il Tetesco
    resta Negazionista !

    Ma a voi teutoni tutti
    schiavi della Kulona
    una parola dico,
    una parola buona :
    "Vi sono molto amico !"

    schulz martin official portraitschulz martin official portrait

    Lettera 1
    Ma che Paese siamo? Berlusconi: "Grillo come Hitler e Stalin". Grillo: "Questi sono i figli di Troika". Renzi: "Guai a sottovalutare Berlusconi, guai ai risolini sui cani e i gatti". Ed è solo l'inizio.
    Tiziano Longhi

    Lettera 2
    Quante volte avrà già promesso che se non si fa come vuole, lui "va a casa"?
    Mica sarà come quello -stesso partito, brutto indizio...- che doveva andarsene in Africa, e ancora sta qui?!
    Giuseppe Tubi

    Lettera 3
    Caro DAGO, Grillo afferma che Berlusconi è l'oltretomba. Considerando l'uomo di Arcore da un punto di osservazione diversificato, e annotate le prodezze certificate nel tempo da varie sue conoscenze femminili, il Cavaliere rappresenta l'oltre-tromba.
    Saluti, Labond

    Lettera 4
    Caro Dago,
    con vivo disappunto abbiamo letto che l'appartamento del cardinale Bertone non è di 700 mq, ma solo di 350, ma ci domandiamo, lo stesso, a cosa serve tanto spazio per una persona sola? Mica il cardinale vuole ospitare degli extracomunitari che giornalmente sbarcano sulle coste siciliane?
    Cordiali saluti.
    Annibale Antonelli

    martin Schulzmartin Schulz

    Lettera 5
    Egregio direttore
    che neanche Malcom Pagani riesca a rendere Ghezzi interessante in qualche modo mi rassicura. L'intervista ripresa da Dagospia era di un banale che a metà ho lasciato perdere. Da giovane, assistevo ai pistolotti sfasati di Ghezzi in "Cose mai viste" senza capirci una beneamata cippa. Pensavo di essere un semi-analfabeta. Ora sono convinto che non c'era davvero niente da capire. Parole al vento di un vanesio che si spaccia per grande autore.
    Paolo Ferraresi

    Lettera 6
    Caro Dago,
    A ogni missione la gonna della principessa Kate si solleva sbarazzina e l' effetto Marylin le da´sempre grande visibilitá.
    Che nasconda un ventilatore nelle mutande?
    Gianni

    Lettera 7
    Caro Dago, mi sembra che il nostro Renzie sia sempre di più "solo chiacchiere e distintivo" per esempio facendo il figo a vendere delle belle maserati a 80mila euri o giù di lì su ebay per far quadrare i conti dello Stato. Quante Maserati vendute e incassate ci vogliono per coprire i rimborsi elettorali del PD che nel 2013 ammontavano a 45 milioni? Te lo chiedo perchè la matematica non è il mio forte ma mi sa di presa per il culo.
    Cordialmente

    GRILLO CON I CANIGRILLO CON I CANI

    Lettera 8
    Caro Dago,
    Checchè se ne dica, il sindaco ha dato nell'arco di soli due mesi 1000€ in più all'anno a un sacco di gente, sottraendo soldi prevalentemente a parrucconi e banche, molti lo criticano, ma almeno, a differenza dei predecessori del suo partito, sa come creare il consenso, e un altro politico di razza come Berlusconi, che è tutto fuorchè uno stupido o un uomo affetto da demenza senile come sostengono i tedeschi erroneamente, questo lo sa, e per questo non lo attacca (meglio averlo con sè che contro uno così sarà il suo ragionamento).
    Alessandro

    Lettera 9
    Egregio Direttore,
    Vi è' un politico che, condannato, di recente ha commentato dicendo che non si aspettava una scorrettezza istituzionale come quella subita. Il partito di appartenenza e quelli di sinistra non hanno espresso critiche a tale dichiarazione! Tutto va bene! Forse perché ha cambiato schieramento ed ha lasciato Fi?

    Quando invece Berlusconi commenta le sue condanne come frutto di un'azione di alcuni magistrati politicizzati casca il mondo! Come si permette, ecc. ecc. Dov'è che non va? La critica ha gli stessi obiettivi, ma il primo puo' e l'altro no. Forse B. dovrebbe cambiare partito o tessera per farla franca? E se dipende dall'appartenenza a questo o quel partito, siamo in una vera democrazia o sorgono almeno dei dubbi?
    Leopoldo Chiappini G.
    Roseto Degli Abruzzi - Te

    GIUSTI E GHEZZIGIUSTI E GHEZZI

    Lettera 10
    Mitico Dago,
    un grandissimo dubbio mi assale, ma non sarà che in Italia c'è uno schieramento politico che ha un conflitto di interessi con la più grande compagnia assicuratrice nazionale (quella che ha un nome che assomiglia ad una nota marca di supposte), e che per favorirne gli interessi tende a saturare la nazione di ladri e rapinatori di basso livello, spesso importandone ed ospitandone grandi numeri (a spese dei cittadini) con la promessa dell'impunità e/o dell'indulto?
    Sarà un caso che a Bologna tale compagnia assicuratrice si è costruita il grattacielo più alto della città?
    Stefano55

    Lettera 11
    A Conte l'àscaro. qual è la cultura della Roma? E' il bel gioco, è l'innovazione cercata sempre. E' il primo scudetto a zona contro la juve sparagnina, è Liedholm, Eriksson, Radice, Boskov, Bianchi (Carlos), Zeman, Capello (anche lui con Totti ha avuto un'anima), il mitico Spalletti, è l'illusione Luis Enrique, oggi è la scommessa vinta Garcia. Noi con DinoViola, Falcao-Cerezo-Ancelotti-DiBa-BrunoConti. Tu con la Fiat, Brio, Furino, Tardelli, Gentile, Bonini. Noi la ricerca del superfluo esteticamente perfetto, perchè abbiamo tutto. Tu insegui la necessità quotidiana perchè non ciai...niente. Juve in trasferta Calabria deserta. Conte, cosa ti sei messo in testa? Anzi piccolo robot senz'anima, cosa ti ci hanno messo? Al dunque, dopo tutto, patteggerai anche con la tua anima?
    Famiglia Romana

    ENRICO GHEZZIENRICO GHEZZI

    Lettera 12
    Caro Dago,
    A prescindere dal fatto che nel fenomeno dell'evasione più che di italiani che difettano di "senso dello Stato" (espressione che, per dirla con Mughini, aborro) si dovrebbe parlare di Stato coglione, che non riesce nemmeno a verificare quanto ricava veramente un ristorante o un semplice idraulico, vorrei dire che, checché ne dica la Repubblica di De Benedetti, chi non paga le tasse non ruba.

    No, non "ruba allo Stato" affatto, non "sottrae denaro al fisco": soltanto se partissimo dal presupposto che tutti i mezzi di produzione appartengono allo Stato, come accadeva nei regimi comunisti, l'evasione sarebbe da considerare un furto che i cittadini compiono appropriandosi di parte del patrimonio pubblico.

    Infatti dal punto di vista giuridico e morale può essere considerato "furto" solo l'appropriarsi, in modo illecito, di beni altrui e sono i cittadini (e non lo Stato) i legittimi proprietari di ciò che producono col loro lavoro (John Locke docet!).

    antonio-conte-fabio-capelloantonio-conte-fabio-capello

    Ergo: le tasse non versate allo Stato non possono essere considerate un "furto", poiché, ovviamente, nessuno può rubare a sè stesso in quanto si tratta di cespiti che, in assenza del fantomatico "ladro" (cioè l'evasore) non sarebbero mai stati prodotti e sui quali, di conseguenza, il fisco non avrebbe mai potuto vantare alcuna pretesa. Addirittura si capovolgono le parti: non è l'evasore a sottrarre denaro dell'erario, ma è lo Stato che sottrae risorse, con la coercizione, alla disponibilità dei loro legittimi proprietari attraverso le imposte, che divengono una sorta di estorsione legalizzata!

    Chi non paga le tasse ruba forse agli altri cittadini i quali, come si sostiene molto superficialmente, sarebbero costretti a pagare imposte sempre più pesanti, proprio a causa dell'evasione?

    GARCIA E CONTEGARCIA E CONTE

    Questo potrebbe essere vero solo a condizione che le imposte fossero delle "quote fisse" di spese da ripartire fra i cittadini, spese decise col consenso degli stessi cittadini che se ne accolleranno l'onere, come se lo Stato fosse una sorta di grande condominio.
    In realtà non avviene così: le imposte, sempre crescenti, sono decise dai politici per finanziare spese pubbliche (molto spesso autoreferenziali, per dirla con un eufemismo) in continuo aumento, i cui costi vengono scaricati sui cittadini.

    CONTE-GARCIACONTE-GARCIA

    L'evidenza empirica mostra, al contrario, che non c'è nessuna correlazione fra il livello di tassazione eil livello di evasione, tanto che 30 anni fa la pressione fiscale era al 31% del Pil al netto del sommerso, mentre oggi ha raggiunto il 55% del Pil al netto del sommerso, nonostante la quota di economia "nera" sia un fenomeno in costante, anche se lieve, diminuzione, scendendo dal 21% del 2000 all'attuale 17% del prodotto interno lordo (dati ISTAT) Ruba forse perché impedisce alla pubblica amministrazione di far funzionare scuole ed ospedali?

    No: lo Stato ha già abbastanza soldi, anche troppi, e che gli italiani, al di là dei luoghi comuni più vieti, sono tra i maggiori pagatori di tasse nel mondo, avendo versato, nel solo 2012, secondo i dati dello stesso Ministero dell'economia, ben 752 miliardi fra imposte dirette, imposte indirette e contributi sociali, "spintaneamenti" pagati mese per mese dai sostituti d'imposta come i datori di lavoro e le aziende, costretti obtorto collo a fare i gabellieri per lo Stato (e, per di più, gratis!) effettuando le ritenute su stipendi e compensi e "segnalando" al Fisco i loro clienti e fornitori.
    Lo Stato, da solo, andando a cercarsi le tasse "porta a porta", riesce a procurarsi non più di 13 miliardi, con la cosiddetta "lotta all'evasione" (quasi fosse un surrogato della lotta di classe, non più à la page)
    Sperando di non averti tediato e chiedendo venia per il ritardo,
    Con i migliori saluti
    ALESSANDRO SPANU

     

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