Estratto dell'articolo di Matteo Pinci per “la Repubblica”
GIANLUIGI DONNARUMMA
[…] L’Italia torna a Napoli dopo dieci anni, ma […]quasi nessun giocatore del Sud. Nell’anno in cui il Napoli vincerà lo scudetto senza napoletani, visto che l’unico in rosa, Gaetano, ha giocato 37 minuti, in azzurro non arrivano calciatori nati al di sotto di Roma.
Tranne due: Gianluigi Donnarumma da Castellammare di Stabia e Domenico Berardi di Bocchigliero in provincia di Cosenza. Ma sono diventati calciatori lontano da casa, in squadre del Nord. […]
domenico berardi in gol contro il milan
Certo manca Immobile, infortunato, ma Ciro ha 33 anni: al prossimo Mondiale ne avrà 36. […] Nel 2006 vincevamo i Mondiali con Cannavaro, ultimo Pallone d’oro d’Italia, Gattuso, Perrotta, Iaquinta e Barone (più Materazzi, nato a Lecce e passato per le giovanili del Messina al seguito del papà Beppe), oggi le grandi di Serie A hanno giusto un paio di giocatori meridionali: Immobile e l’interista D’Ambrosio sono gli unici nelle prime 7 del campionato.
Il Sud resta la zona con la più alta percentuale di abbandono dell’attività calcistica, soprattutto in adolescenza: tra il 2018 e il 2021, le società dell’area hanno perso il 35% dei tesserati, più di un terzo. Molti si spostano al nord, dove sono migliori le strutture, ma soprattutto dove i club offrono spesso un convitto a chi viene da fuori. La questione chiave però è quella della competitività: nei campionati regionali giovanili, in Lombardia, affronti ogni settimana squadre come Milan, Inter, Atalanta, avversarie che alzano il livello della competizione.
ROBERTO MANCINI NAZIONALE ITALIANA
Al Sud, se giochi nella Salernitana sei fortunato se due volte all’anno incontri il Napoli. E questo, a lungo andare, fa sì che aumenti la forbice con chi si confronta con rivali più probanti. «Ma il talento di base è forse più diffuso al Sud», racconta Luigi Maione della Real Casarea, società giovanile napoletana che ha progetti di integrazione calcio-scuola. […]
«Siamo la seconda regione per società tra attività giovanile e dilettantistica » spiega il presidente del Comitato regionale campano Carmine Zigarelli, «ma ogni campo qui lo dividono tre o quattro società e ognuna ha almeno due squadre»: vuol dire avere a malapena un paio d’ore a settimana di disponibilità per ogni ragazzo. […] Il problema, come sempre, è trovare i soldi, per far sì che il calcio al Sud non sia solo il Napoli senza italiani.