Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “La Stampa”
MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI
La stretta sulle pensioni varata dal governo rende quasi impossibile per i lavoratori aggirare la legge Fornero. La relazione tecnica della manovra individua una platea di circa 30 mila persone che nel 2024 avranno i requisiti per accedere a Quota 103, Ape sociale o Opzione donna. Ma a fronte di penalizzazioni pesantissime, ragione che spingerà la grande maggioranza dei lavoratori a rinviare l'uscita, aspettando condizioni più favorevoli.
Quota 103 consentirà la pensione anticipata a 17 mila persone, sempre che questi lavoratori accettino un assegno ricalcolato con il sistema puramente contributivo. Ezio Cigna, responsabile Politiche previdenziali della Cgil, ha realizzato una simulazione su due tipi di carriere. La prima, senza avanzamenti, prende a riferimento una lavoratrice che arriverà a 41 anni di contribuzione e 62 anni di età nel 2024 e con circa 13 anni nel sistema retributivo.
GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - PONTE SULLO STRETTO E LEGGE FORNERO - VIGNETTA BY OSHO
Un reddito lordo di 25 mila euro annui le garantirebbe un assegno di 1.750 euro lordi (circa 1.400 netti) nel sistema misto. Con il calcolo contributivo, invece, la perdita sarebbe di 180 euro al mese, pari al 10,2% della pensione complessiva. L'assegno sarebbe di 1.570 euro lordi, (1.290 netti).
Se invece si considera un dipendente con progressioni di stipendi che lo hanno portato negli ultimi anni a percepire 50 mila euro lordi, la pensione con Quota 103 contributiva sarebbe di 2.273 euro lordi al mese (1.770 netti circa), con una perdita di 475 euro, circa il 17% della pensione maturata con il sistema misto che avrebbe assicurato un assegno di 2.750 euro lordi.
GIANCARLO GIORGETTI - MATTEO SALVINI
Numeri contenuti per le uscite nel 2024 sono previsti anche per l'Ape sociale a causa dell'aumento del requisito anagrafico che passa da 63 anni a 63 anni e cinque mesi: la platea stimata dalla relazione tecnica è di 12.500 persone. Quanto a Opzione donna, le lavoratrici che maturano il requisito l'anno prossimo saranno 2.200. Si tratta di donne con almeno 61 anni di età (quest'anno ne bastavano 60) in situazione di svantaggio e con una finestra di uscita di un anno per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome. Anche in questo caso l'assegno è ricalcolato con il metodo contributivo.
elsa fornero
Poi c'è un'altra misura su cui si annuncia battaglia in Parlamento. Saranno oltre 700 mila i dipendenti pubblici che nei prossimi vent'anni si vedranno decurtata la pensione con la norma che rivede le aliquote di rendimento della quota retributiva. Nel 2024 gli statali penalizzati saranno 31.500 per un risparmio di 11 milioni di euro, ma poi il minor esborso per lo Stato arriverà a oltre 2,27 miliardi nel 2043.
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Il pacchetto sulle pensioni contenuto nella legge di bilancio scontenta però un po' tutti, non solo la Cgil e la Uil. Anche la Cisl, che fino ad oggi ha sempre mantenuto un filo di dialogo con il governo. Il sindacato guidato da Luigi Sbarra è molto severo ed esprime «netta contrarietà sugli elementi peggiorativi introdotti nel sistema pensionistico». E su questo capitolo, unito alla necessità di un patto sociale, la segreteria nazionale della Cisl ha ricevuto il mandato «per verificare la disponibilità di Cgil e Uil a sostenere una manifestazione nazionale unitaria per indicare il cammino di un progetto-Paese».
adeguamento delle pensioni all inflazione - bozza manovra
Persino l'Ugl, considerato dal centrodestra il sindacato amico, sulla previdenza non può che puntare i piedi: «Sull'Ape Sociale e Opzione donna forse si poteva essere meno drastici», sottolinea il segretario Paolo Capone. […]
matteo salvini giorgia meloni MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI