Dal Fatto Quotidiano
CARLO FRECCERO RAI
Il renzismo in Viale Mazzini è parecchio attivo anche a ridosso del voto e della scadenza (in estate) dell' intero Cda Rai. Nei prossimi giorni, infatti, forse già per la riunione di martedì, i consiglieri potrebbe votare la nomina di Mauro Gaia ad amministratore delegato di Rai Pubblicità, come il Fatto ha rivelato un mese fa, ricostruendo i suoi rapporti anche d' affari con Tiziano Renzi, il padre di Matteo.
Il giovane manager è stato responsabile marketing di Seat Pagine Gialle, poi capo di Italia Online e adesso di Videa, una società di produzione audiovisiva.
MAURO GAIA
Quand' era in Pagine Gialle - parliamo del 2013 - Gaia avrebbe concesso dei lavori su Torino e Milano a Tiziano Renzi.
Oggi l' incarico di Gaia è occupato ad interim dal presidente Antonio Marano, dopo le dimissioni in dicembre di Fabrizio Piscopo, arrivato in azienda con Luigi Gubitosi e - a differenza di Gaia - con un curriculum adatto all' incarico. Anche da Mediaset guardano con interesse alla partita sulla pubblicità.
Oggi la Rai, dopo il miliardo di euro di un decennio fa, incassa circa 670 milioni di euro di spot, ma chi decide le strategie di mercato è fondamentale. Siccome la partita è molto politica e troppe ombre si addensano su Gaia, mentre anche la destra sembra favorevole all' ingaggio di Gaia, il consigliere Carlo Freccero sta pensando che un voto contrario sarebbe un gesto giusto, doveroso, ma troppo poco. E dunque medita le dimissioni dal Cda.
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