Luigi Ippolito per "www.corriere.it"
gin buckingham palace 1
Come hanno scritto i giornali inglesi, dall’alto dei cieli la Regina Madre avrà dato un cenno di approvazione: e alzato il bicchierino. Perché Buckingham Palace ha annunciato che metterà in vendita una propria marca di gin: il drink preferito dall’augusta genitrice di Elisabetta, che a furia di tracannarlo è campata fino a quasi 102 anni.
Un vezzo (o vizio) cui la Regina Madre indulgeva sia prima di pranzo che come aperitivo serale: e che ha trasmesso a sua figlia, l’attuale sovrana. La quale pure ama sorseggiare un martini cocktail la sera, accompagnata, fino a non molto tempo fa, dal principe Filippo.
regina elisabetta
Le erbe di Buckingham Palace
Ora potrà farlo giocando in casa, per così dire: il Fondo per la Collezione Reale ha avviato infatti la produzione di quello che è sicuramente il gin più esclusivo del mondo, visto che viene infuso con erbe raccolte direttamente dai giardini di Buckingham Palace. La bevanda, hanno fatto sapere, si presenta con «note di agrumi e di erbe derivate da 12 varietà botaniche», alcune delle quali tenute segrete.
la regina madre beveva gin
È un piacere che anche i comuni mortali potranno concedersi: il gin della regina potrà essere acquistato online o nei negozi delle residenze reali. Non è proprio a buon mercato: una bottiglia costa 40 sterline (circa 45 euro), ma sicuramente vale il privilegio di bere nello stile dei Windsor.
Gli esperti si dividono
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Finora solo il gin Gordon’s si poteva fregiare dell’etichetta di fornitore della regina: e costa appena 15 sterline al supermercato. Ma chiaramente una bottiglia prodotta direttamente a Buckingham Palace è un’altra cosa. Sul gusto del gin reale, tuttavia, gli esperti sono divisi. Per il Times è «molto delicato, molto floreale», non debole ma elegante: e non punge la lingua, nonostante i 42 gradi alcolici. Un gin «da intenditori», insomma.
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Per il Telegraph, invece, non passa l’esame: troppe erbe e agrumi e poco calore da vero gin; l’unico consiglio è quello di servirlo «con dovere patriottico». Anche da Buckingham Palace hanno dispensato consigli su come gustare quello che definiscono «un perfetto dissetante estivo»: e suggeriscono di usarlo per preparare un gin tonic.
Un occhio alle finanze
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Ma più che alla mixologia, a Palazzo tengono d’occhio le finanze: perché le preziose bottiglie devono servire soprattutto a rimpinguare le esangui casse reali. I profitti andranno alle Collezioni Reali, che stanno affrontando «la sfida più grande» dopo che la pandemia ha costretto a chiudere per mesi tutti i palazzi: le perdite stimate a causa dei mancati introiti ammontano a 30 milioni di sterline, tanto che Buckingham Palace ha dovuto far ricorso a licenziamenti volontari fra le 650 persone dello staff e ha perfino richiesto un prestito di 22 milioni. La speranza è che ora il gin di Elisabetta riesca in qualche modo a risollevare gli spiriti: la Regina Madre ne sarebbe più che contenta.
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