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    IL BOIA NON MOLLA - NEGLI STATI UNITI SONO RIPRESE LE ESECUZIONI FEDERALI, DOPO UNA SOSTA DURATA 17 ANNI: A FINIRE SUL LETTINO PER L’INIEZIONE LETALE È STATO UN 47ENNE SUPREMATISTA BIANCO, ACCUSATO DI AVER STERMINATO UNA FAMIGLIA IN ARKANSAS NEL 1990 – NEL PAESE LA PENA DI MORTE STA PERDENDO MOLTI CONSENSI, MA È STATA FORTEMENTE VOLUTA DA TRUMP PER RECUPERARE TERRENO DOPO…


     
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    Paolo Mastrolilli per "La Stampa"

     

    daniel lewis lee 3 daniel lewis lee 3

    Il boia del governo federale americano è tornato ad uccidere, soprattutto perché serviva al presidente Trump in chiave elettorale. La pena di morte sta perdendo consensi negli Stati Uniti, ma è ancora popolare nella base del capo della Casa Bianca.

     

    E lui deve tenersi stretti tutti i voti che può, per compensare quelli che rischia di perdere per la gestione fallimentare dell'epidemia di Covid e la crisi economica, generata dal virus ma peggiorata ora da scelte politiche come la pressione esercitata per accelerare le riaperture. Prima di morire, Daniel Lewis Lee ha parlato come molti altri condannati: «Non l'ho fatto. Ho commesso tanti errori nella mia vita, ma non sono un assassino. State uccidendo un uomo innocente».

     

    donald trump donald trump

    Queste sono state le sue ultime parole, prima che il boia del carcere di Terre Haute gli iniettasse nelle vene il veleno pentobarbital per ucciderlo. Così, alle 8,07 di ieri mattina, negli Stati Uniti sono riprese le esecuzioni federali, dopo una sosta durata 17 anni. Le ha volute fortemente Trump, perché sono un tassello importante della campagna per la rielezione a novembre, basata in buona parte sulla difesa della legge e dell'ordine, a maggior ragione dopo le proteste esplose in tutto il paese dopo l'uccisione di George Floyd a Minneapolis.

     

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    Daniel Lee era un suprematista bianco di 47 anni, accusato di aver ucciso una famiglia in Arkansas nel 1990, inclusa una bambina di 8 anni. Lui e Chevie Kehoe, leader dell'Aryan Poeple' s Republic, volevano creare una nazione bianca nella regione del Pacific Northwest. Sulla strada della loro follia, rapinarono il commerciante di armi William Mueller, soffocandolo e buttandolo in un lago con la moglie Nancy e la figlia Sarah. Per quanto orribile fosse stato il suo crimine, i famigliari delle vittime si erano opposte all'esecuzione.

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    In particolare Earlene Peterson, madre di Nancy e nonna di Sarah: «Togliere la vita a lui non mi restituirà quelle di mia figlia e mia nipote». Lunedì pomeriggio il giudice distrettuale Tanya Chutkan aveva bloccato il boia, poche ore prima che alle 16 entrasse in azione, per ascoltare gli appelli dei famigliari e i ricorsi contro il metodo usato per l'esecuzione.

     

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    Il dipartimento alla Giustizia però ha fatto appello alla Corte Suprema, che alle 2 del mattino ha dato via libera all'iniezione letale. Altre tre sono previste nei prossimi giorni: Wesley Ira Purker oggi, Dustin Lee Honken venerdì, e Keith Dwayne Nelson in agosto. Le esecuzioni federali erano ferme dal 2003, ma anche quelle condotte dagli stati sono in calo.

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    Nel 1999 il Death Penalty Information Center ne aveva registrate 1999 in 20 regioni, ma l'anno scorso sono scese a 25 in 8 stati. Secondo la Gallup il 56% degli americani sostiene in generale la pena di morte, ma il 60% favorisce l'ergastolo. Trump però ha voluto riprendere le esecuzioni perché fanno parte della sua strategia elettorale come presidente che difende la legge e l'ordine.

    donald trump donald trump donald trump con la mascherina all'ospedale militare walter reed donald trump con la mascherina all'ospedale militare walter reed daniel lewis lee 7 daniel lewis lee 7 pena di morte pena di morte TRUMP PENA DI MORTE TRUMP PENA DI MORTE daniel lewis lee 8 daniel lewis lee 8

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