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Nessuna risposta alle domande sulla squadra dei ministri, così come sulle voci relative ai diktat denunciati dal Quirinale, o sui tempi del giuramento. Ha lasciato Montecitorio ancora in taxi, venti minuti prima di mezzanotte, il presidente incaricato Giuseppe Conte, che sarà sostenuto dal governo giallo-verde M5s-Lega. Conte ha così incontrato una delegazione di risparmiatori truffati, ai quali aveva promesso: “Chi ha subito truffe o raggiri sarà risarcito”.
Al momento, la delegazione sembra convinta che ci possa essere un cambio di passo, rispetto ai governi Renzi – Gentiloni: “Per la prima volta, in tre anni, siamo fiduciosi”, ha rivendicato Andrea Arman, presidente del coordinamento Associazione delle banche popolari venete.
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E ancora: “Siamo onorati di aver incontrato il presidente incaricato per primi, un atto dimostrativo della volontà del governo, coerente con gli impegni elettorali”, ha aggiunto lo stesso Arman. Certo, per ora nessun dettaglio o quasi sarà a conoscenza dei cronisti: “Non si è parlato di tempi o coperture”, hanno sottolineato i delegati.
Dopo una lunga giornata di consultazioni con i partiti in vista della formazione del nuovo governo, Conte non ha però voluto rilasciare alcuna dichiarazione: «Mi dispiace, vi ho fatto fare tardi», ha semplicemente risposto ai cronisti. Ma non solo. Un militante della Lega, come lui stesso si è definito, ha pure tentato di fargli un regalo, un rosario: «Grazie, è come se avessi accettato», è stata la risposta di Conte, che ha rifiutato.
giuseppe conte
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