Marco Antonellis per Dagospia
salvini giorgetti
Proprio nelle stesse ore in cui il Capo dello Stato Sergio Mattarella sbarcava in Sardegna nel blindatissimo ammiragliato della Maddalena -giornalisti e curiosi saranno tenuti a debita distanza e possenti misure di sicurezza sono state prese per garantire al meglio la privacy dell'ospite presidenziale- per una manciata di giorni di riposo (10 per l'esattezza) a Roma scoppiava la 'bomba': la Lega annuncia che correrà da sola alle regionali, a cominciare dalle prossime elezioni in Abruzzo. A suonare la carica è stato il deputato Giuseppe Bellachioma, segretario regionale della Lega abruzzese: ’La decisione è presa! In Abruzzo la Lega correrà da sola. Chi ci ama ci segua e andiamo a vincere".
GIUSEPPE BELLACHIOMA
Un post di poche parole che però ha lasciato di stucco Silvio Berlusconi e che rischia di cambiare per sempre lo scenario politico nazionale: "Non me l'aspettavo così presto" si è sfogato coi suoi più stretti collaboratori il Cavaliere che per tutto il giorno ha provato e riprovato a ricucire i rapporti -cercandolo persino telefonicamente- con l'ormai quasi ex alleato Salvini.
Già, perchè il Cavaliere teme che lo strappo non sia solo un fatto locale, frutto di scelte contingenti ma che dietro ci sia la regia nazionale di Matteo Salvini in persona ed una strategia politica ben precisa fatta di colpi ad effetto per tenere i riflettori sempre ben accesi sul leader leghista. Insomma, la strategia della campagna elettorale permanente che Salvini conosce e sa utilizzare perfettamente.
MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA
Ma dietro alla repentina decisione, inizialmente prevista dai vertici leghisti per la ripresa dei lavori a settembre, si scorge prepotente la 'manina' del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, GG per gli amici. Fonti leghiste infatti rivelano che lontano da occhi indiscreti, GG si sarebbe incontrato con Bellachioma e sarebbe stato lui in prima persona a dare l'input di procedere in Abruzzo senza tener conto dell'alleato storico Silvio Berlusconi.
"Forza Italia se lo doveva aspettare dopo quello che abbiamo visto in Parlamento e sulla vicenda Rai; inutile essere ipocriti, stanno più con il Pd che con noi" trapela da ambienti leghisti di altissimo livello. E con Tajani la situazione è peggiorata.
Certo, le giunte regionali in essere rimangono in piedi e nessuno le tocca ma per il futuro anche nelle altre regioni si punterà a seguire il modello Abruzzo se Berlusconi non metterà la testa a posto e se soprattutto non darà luce verde alla soluzione Foa in Rai.
berlusconi salvini 1
I leghisti si sentono sempre meno vincolati all'alleanza con Forza Italia. Anche perchè, spiegano "sono già moltissimi gli esponenti locali di Forza Italia che stanno chiedendo riservatamente di salire sul Carroccio". Così come cominciano a circolare i primi nomi di parlamentari forzaitalioti che avrebbero avviato contatti con lo stato maggiore leghista.
Insomma, la Lega continua nella sua cannibalizzazione di Forza Italia. L’obiettivo è partire dal territorio e poco alla volta, prendersi tutto il centrodestra per arrivare, di fatto, alla creazione di un partitone unico guidato da un solo 'Capitano'. Senza dover chiedere il permesso a nessuno. D'altra parte per Matteo Salvini Forza Italia è ormai solo un 'partito morente'.