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    TANA PER AL THANI – LA RIVISTA “FRANCE FOOTBALL” DENUNCIA CHE I CAMPIONATI DEL MONDO DEL 2022 SONO STATI “VENDUTI” ALL’EMIRO DEL QATAR, AL THANI, DURANTE UNA CENA ALL’ELISEO CHEZ SARKOZY- TRA I REGISTI DELL’OPERAZIONE C’E’ ANCHE IL PRESIDENTE DEL BARCELLONA (SPONSOR E’ LA QATAR FOUNDATION) - “LE ROI” DELL’UEFA, PLATINI VEDE DIETRO LE RIVELAZIONI LA MANONA DI BLATTER E ANNUNCIA QUERELE: “ERO A QUEL TAVOLO MA NON MI SONO FATTO INFLUENZARE…”


     
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    Giuseppe Marino per "il Giornale"

    Una distinta, e segreta, cena conviviale con un menù energe¬tico a base di calcio, potere e de¬naro. Tre portate che spesso si mescolano con effetti defla¬granti. La cena in questione, stando all'inchiesta di France Football che da due giorni sta fa¬cendo parlare il mondo dello sport, sarebbe avvenuta il 23 no¬vembre del 2010 nelle austere stanze dell'Eliseo.

    NICOLAS SARKOZY FOTOGRAFATO DA PHILIPPE WARRIN jpegNICOLAS SARKOZY FOTOGRAFATO DA PHILIPPE WARRIN jpeg

    Ospiti dell'al¬lora presidente di Francia Nico¬las Sarkozy erano presenti tra gli altri il primo ministro del Qa¬tar, principe Tamin Hamad Al Thani, Michel Platini, presiden¬te della Uefa e Sebastien Bazin, presidente del fondo Colony Capital, all'epoca proprietario del Paris Saint Germain, la squadra di calcio francese per cui Sarkò tifa fin da quando era un semplice ragazzo figlio di im¬migrati ungheresi dalla ferrea e determinata ambizione.

    MOHAMED AL THANI, SCEICCO DEL QATARMOHAMED AL THANI, SCEICCO DEL QATAR

    La data è importante, perché pochi giorni dopo, il 2 dicem¬bre, il Qatar batterà i favoritissi¬mi Stati Uniti, aggiudicandosi per la prima volta nella storia l'organizzazione di un campio-nato del mondo di calcio, quel¬lo del 2022. Una decisione che da due anni e mezzo alimenta polemiche, visto che sulla can¬didatura dell'emirato gravava¬no dubbi grandi come gli stadi che allora erano ancora tutti da progettare. Il Qatar ottenne alla Fifa 14 voti su 22 e lo stesso Plati¬nì rivelo in seguito di aver dato la sua preferenza al Paese ara¬bo «perché era ora che un Mon¬diale si giocasse in questa parte del mondo».

    Ieri Platini ha ammesso di aver partecipato alla famosa ce¬na su invito di Sarkozy ma ha ne¬gato che il presidente gli abbia chiesto di votare per i qatarioti, spiegando di essersi seduto tranquillo al tavolo dell'Eliseo, «forte della mia indipendenza di giudizio».L'ex fantasista del¬la Juve ha anche annunciato che querelerà la rivista (la stes¬sa che nomina il Pallone d'oro).

    ITALIA SPAGNA MONTI IN TRIBUNA CON PLATINI jpegITALIA SPAGNA MONTI IN TRIBUNA CON PLATINI jpeg

    E naturalmente c'è già chi vede dietro le rivelazioni la manina interessata del grande mano¬vratore Joseph Blatter, il padro¬ne del ca¬lcio mondiale a cui Pla¬tini potrebbe strappare la presi¬denza della Fifa. Il dibattito è rimbalzato an¬che in Spagna, perché tra i regi¬sti dell'operazione ci sarebbe¬ro anche il presidente della Fe¬dercalcio spagnola Angel Ma¬ria Villar e quello del Barcello¬na, Sandro Rosell: il Barça por¬ta sulla maglia la sponsorizza¬zione della Qatar Foundation.

    La verità è che l'aspetto più in¬quietante non è il risvolto calci¬stico, ma quello politico. L'esi¬stenza stessa della cena non so¬lo conferma il rapporto di ferro (più volte raccontato dal Gior¬nale ) che c'è tra Sarkozy il Qa¬tar, un legame che l'emiro ha usato per entrare nel grande gioco della diplomazia e dotar¬si di un peso politico che il pic¬colo Paese del golfo non aveva mai avuto.

    SANDRO ROSELLSANDRO ROSELL

    Quella cena disegna uno scenario che va oltre l'alle¬anza politica tra Parigi e Doha e fa pensare a un patto di potere dai risvolti inquietanti tra Sarkò e l'emiro.
    Secondo la rivista francese, a quella cena si parlò anche del destino della squadra di Parigi, il Psg, e dei diritti tv del calcio francesi.

    Ed entrambi sono poi stati acquistati dal Qatar. Si par¬lò di Lagardere, il grande grup¬po i-ndustriale francese da sem¬pre sponsor di Sarkozy. E il fon¬do sovrano del Qatar ne ha ac-quisito un grosso pacchetto azionario. In seguito, il Qatar fu il principale sostenitore della Francia nell'attacco alla Libia. E Sarkozy ottenne anche dal¬l'emiro un assist da spendere in campagna elettorale: l'investi¬mento di un miliardo per crea¬re lavoro nella banlieue parigi¬na. Dopo che il presidente fran¬cese fu battuto da Hollande, gli arabi si sono tirati indietro. Più che Platini, i francesi do¬vrebbero interpellare Sarkozy. E chiedergli quante delle sue scelte politiche sono nate brin¬dando a tavola con l'emiro.

     

     

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