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    RUTTO LIBERO E PALLA AL CENTRO - LA ROMA RISPONDE ALLA JUVE CHE PIEGA IL CHIEVO SCODELLANDO UN FUMANTE PIATTO DI TRE-NETTE AL PESTO GENOVESE ALLONTANANDO LE OMBRE PROIETTATE DALLA NOTTE DI BUIO NAPOLETANO NELLA COPPA ITALIA


     
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    Pjanic festeggiato dai compagni dopo il golPjanic festeggiato dai compagni dopo il gol

    «Le grandi squadre non perdono mai due partite di fila» dice Rudi Garcia ed è di parola. Dalla sfida tra il passato romanista e il presente genovese, "pesto" esce Sinisa Mihailovic. Il tecnico che fino a stasera, prima che la sua Sampdoria venisse spazzata via dal tris romanista all'Olimpico, aveva messo insieme 19 punti.

    Tre li fa la Roma in un colpo solo, allontanando le ombre proiettate su Trigoria dalla notte di buio napoletano nella coppa nazionale anche grazie a una magia di Pjanìc e rispondendo alla Juventus che piega il Chievo per 3-1 mettendo in mostra un Marchisio a pieni giri e un Antonio Conte furibondo nel dopo gara.

    DESTRODESTRO

    Rispondendo prima a Sky e poi a Stadiosprint alle osservazioni di Fabio Capello critico sul giorno di permesso revocato dall'allenatore alla squadra di Tevez dopo il pareggio esterno di Verona, il tecnico che viaggia verso il terzo scudetto consecutivo, ha sparato a zero contro Don Fabio. Tra un fatti gli affari tuoi e un surreale accenno a Calciopoli, Conte ha dimostrato ancora una volta la profonda distanza che passa tra le sue doti di comunicatore e quelle di guida della squadra.

    NAPOLI SU, VIOLA GIÙ

    Se Juventus e Roma continuano il loro straordinario campionato, il Napoli che batte in Emilia il Sassuolo con Dzemaili e il ritrovato Insigne prova a non mollare e intanto stacca di sei lunghezze la Fiorentina sorprendentemente piegata in casa dall'Inter per 2-1 con tanto di polemica continua a suon di insulti tra Della Valle e Jaki Elkann.

    JUVEJUVE

    Nel giorno in cui l'amico Renzi si impossessa del Paese, Dieguito osserva un altro meno atteso golpetto. Dopo il provvisorio gol dell'uno a uno di Cuadrado, segna infatti in posizione irregolare Mauro Icardi. E non contento twitta parole polemiche dopo mesi di dolcezze con Wanda Nara, l'ex di Maxi Lopez offrendo a Mazzarri un motivo per sperare nell'Europa e un pretesto al malandato Thohir per esultare: «Grande Inter».

    CONTECONTE

    Messo in archivio un Milan modesto, ma salito fino a punti 32 grazie all'1-0 sul Bologna firmato (firma non banale) da Balotelli in coda e applaudito un ottimo Parma arrivato al dodicesimo risultato utile consecutivo e ormai in piena zona Europa League (sontuoso 4-0 esterno all'Atalanta), il resto del torneo offre brividi soprattutto in coda.

    CROLLO LAZIO, COLPI DI CATANIA E LIVORNO

    AGNELLI-CAPELLOAGNELLI-CAPELLO

    Resurrezione a passo di tango a Catania, dove Maran azzecca tutto e i siciliani affondano meritatamente la Lazio per 3-1 grazie ai gol di tre argentini. E resurrezione in terra sarda del derelitto Livorno che termina in nove ma grazie a Paulinho strappa tre punti (gol pazzesco di Emerson) che stasera (incredibile a dirsi) lo vedrebbero in salvo.

    BALOTELLIBALOTELLI

    Se l'Udinese si butta via a Genova (in vantaggio per 3-1 con i Gasp boys si fa recuperare sul tre a tre da una doppietta di Gilardino) il Sassuolo di Squinzi e Malesani è l'esempio perfetto di come non bisognerebbe affrontare la serie A. Vinci un torneo e rivoluzioni il gruppo. Poi a gennaio completi il maquillage con altri dieci acquisti. Troppi cambi nella rosa e alla guida tecnica. L'impressione non è buona e l'ottimismo, ingiustificato.

    Per decidere le candidate a scaldarsi con l'inferno della retrocessione ci vorrà tempo. Ci sarà da lottare fino all'ultimo. Se in Spagna le prime si danno il cambio come se si trattasse di staffetta e in Inghilterra gli scontri dialettici tra Wenger e Mourinho sono a un passo dal contatto fisico, qui in nervi albergano soprattutto tra chi rischia il declassamento. Tre espulsi solo a Cagliari. State buoni, se potete.

     

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