Ugo Trani per ''Il Messaggero''
La Roma si è davvero fermata in questo 2020 e dopo 24 giornate ha 2 punti in meno della stagione scorsa: 3° ko consecutivo in campionato (5 in 7 gare e appena 4 punti conquistati) e 6° in 9 match del nuovo anno. Soprattutto, però, perde lo scontro diretto con l' Atalanta che, vincendo 2-1 in rimonta, blinda il 4° posto staccando la rivale di 6 punti. I giallorossi, in partita solo fino all' intervallo e in vantaggio con Dzeko, si arrendono ad inizio ripresa. Nuovamente fatali gli errori incomprensibili di alcuni interpreti.
ATALANTA ROMA
SVOLTA A META'
Fonseca, anche contando i gol presi nel 2020 (18 in 9 match, media esatta di 2 a gara), è stato costretto a intervenire sul sistema di gioco, cambiando posizioni e interpreti: ecco che Mancini, dopo quasi 3 mesi, torna a centrocampo nel 4-1-4-1, play e contemporaneamente centrale difensivo aggiunto per proteggere la linea a 4. La modifica funziona appena per metà partita. Il compito di Mancini è complicato: pressing e marcatura personalizzata su Gomez e assistenza a Smalling e Fazio, cioè alla coppia che sta dietro di lui impegnata da Ilicic e Zapata che non danno alcun punto di riferimento.
atalanta roma
Mancini non è l' unica novità della serata. Fuori Veretout e dentro Mkhitaryan da mezzala sinistra, esperimento provato a Trigoria prima di mettersi in viaggio. L' altro intermedio è ovviamente Pellegrini. Rispettivamente sfidano de Roon e Freuler. Tecnica contro dinamismo, dunque. Alla fine alzeranno bandiera bianca. Su lati gli esterni bassi sono Peres e Spinazzola, impegnati più a difendere che a spingere, quelli alti Kluivert e Perotti che, pur con caratteristiche differenti, vanno ad attaccare Djimsiti e Toloi. Dzeko aspetta solo il momento di colpire e intanto sfida Palomino.
COPIONE STRACCIATO
La virata di Bergamo, insomma, è stata studiata proprio su misura dell' Atalanta che, con il suo 3-4-1-2, è aggressiva e comunque fisicamente presente. Fonseca, anche per non soffrire la pressione nerazzurra, sceglie la qualità a centrocampo. Così si spiega l' arretramento di Mkhitaryan che, insieme con Pellegrini, fa il palleggiatore, lasciando il lavoro sporco a Mancini.
atalanta roma
L' assetto, equilibrato nel 1° tempo, diventa fragile nella ripresa. L' unica chance è quella iniziale di Gomez che, liberato da Zapata, si ritrova in solitudine a sinistra. Entrato in area, trova preparato Pau Lopez: uscita bassa e respinta. Tentativi anche di Ilicic e Toloi, senza però inquadrare lo specchio della porta. Più pericolosa la conclusione di Pellegrini. Prima del recupero il regalo di Palomino a Dzeko: sbagliato il controllo sul retropassaggio di Hateboer: il centravanti, veloce nell' incursione in area, non sbaglia.
BLACK OUT IMPROVVISO
La Roma, come spesso è accaduto in questa stagione, si addormenta nel bel mezzo del match.
Rientra in campo e si fa subito rimontare. Sul corner di Gomez, Dijmiti salta senza essere disturbato da Fazio e Peres. E' quindi decisivo per l' appoggio a Palomino che, sorprendendo Spinazzola, segna a porta vuota e azzera la gaffe del 1° tempo. Gasperini poi azzecca il cambio: Pasalic per Zapata e il 3-5-2, con Gomez in attacco e in linea con Ilicic. Palomino, in 19 secondi, lascia il segno, ma nell' azione le responsabilità vanno divise tra Pellegrini, Peres, Smalling e Mancini: destro a giro per il gol più veloce di un subentrato dal marzo 2015.
atalanta roma
Fonseca prova a tornare in partita Perez per Kluivert e, a seguire con Veretout per Mancini e Villar per Perotti. In fase offensiva è più evidente il 4-3-3. Le sostituzioni non incidono. Fuori Ilicic e Gomez, dentro Malinovskyi e Muriel: i nerazzurri pensano agli ottavi di questa Champions, avendo messo al sicuro quella della prossima stagione.
Mercoledì arriva qui il Valencia senza Florenzi.