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    LA ROMA SPAZZA VIA LO SHAKHTAR ED IPOTECA I QUARTI DI EUROPA LEAGUE - TRIS ALL’OLIMPICO: IN RETE TRE NAZIONALI ITALIANI (PELLEGRINI, EL SHAARAWY, MANCINI), PARATE DECISIVE DI PAU LOPEZ – FONSECA PERDE MKHITARYAN PER UN INFORTUNIO AL POLPACCIO - IL FATTORE K ESALTA IL MILAN: KJAER FIRMA IL PARI CON IL MANCHESTER UNITED NEL RECUPERO. SUPER KESSIE, PIOLI: “IL GOL ANNULLATO? LUI GIURA DI NON AVERLA TOCCATA CON LA MANO” – VIDEO


     
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    Da gazzetta.it

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    La Roma batte 3-0 all’Olimpico lo Shakhtar Donetsk ed è a un passo dai quarti di Europa League. Bella prestazione degli uomini di Fonseca, cinici nello sfruttare le occasioni e aiutati da un Pau Lopez decisivo in almeno tre circostanze. Al 23’ Pedro mette in porta Pellegrini, che non sbaglia. Esce Mkhitaryan per un infortunio (rilevato da Borja Mayoral), poi nella ripresa El Shaarawy sostituisce Pedro e firma il raddoppio con una splendida azione personale, prima del tris di Mancini di testa.

     

    MANCHESTER UNITED -MILAN

    Marco Pasotto per gazzetta.it

     

    Gli indizi ormai sono abbastanza abbondanti da non mettere più in discussione il concetto. Potremmo dire che è ufficiale: il Milan, in qualche modo, spesso riesce a dare il meglio di sé quando si trova nelle difficoltà più grandi. Stavolta era senza otto giocatori, di cui sei titolari.

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    Eppure è stato all’altezza di una delle avversarie più accreditate per la conquista del trofeo. C’era chi ipotizzava una squadra spazzata via dall’onda d’urto inglese, a rischio figuraccia com’era successo alla Roma un po’ di anni fa. Ebbene, mai previsione si dimostrò più infondata. C’è il risultato – un pari all’andata in trasferta con gol è un punteggio che strizza parecchio l’occhio –, c’è la prestazione, c’è la conferma di quanto di buono si era visto a Roma e a Verona (con l’incidente di percorso contro l’Udinese).

     

    SPIRITO—   In casi simili, quando i big sono costretti ad assistere dalla tribuna o a casa, deve emergere con forza il gruppo. La coesione. Lo spirito. E cioè, deve emergere l’allenatore e il lavoro impostato lungo i mesi. Tattico ma anche (e forse soprattutto) a livello mentale. Ecco, quello dell’Old Trafford è stato – ancora una volta – il Milan di Pioli. “Abbiamo giocato una grande partita, la squadra ha saputo comandare e soffrire.

     

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    La prestazione è importante e darà ulteriore fiducia ai nostri calciatori. Da Manchester mi porto via lo spirito della squadra nel cercare di comandare. Abbiamo dimostrato di essere alla loro altezza. Giochiamo ogni quattro giorni però questi ragazzi non mollano mai. Dobbiamo assolutamente continuare, è un momento determinante per campionato ed Europa League”.

     

     

    MANO? MAH...—   Pioli è, giustamente, il ritratto della soddisfazione. Una svolta decisa dal sedicesimo di finale con la Stella Rossa, quando il Milan aveva preso gol all’ultima azione, a questo copione del tutto invertito. “Quando abbiamo pescato il Manchester ho pensato che fosse l’avversario giusto. Stiamo lavorando per crescere e per cercare di tornare a vincere. Queste sono le gare che ti fanno crescere. È stata una bellissima prestazione ma il turno è tutto da guadagnare, l’avversario è forte e veloce. Per eliminarli servirà un’altra gara di livello.

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    Adesso ci buttiamo sul campionato, c’è poco tempo per recuperare ma i ragazzi sono determinati. Non sto allenando un gruppo normale, è un gruppo eccezionale dal punto di vista tecnico, professionale e umano. Siamo contenti, ma si poteva anche fare qualcosa in più. Il gol annullato a Kessie? Lui giura di non averla toccata con la mano”.

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