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Andrea Pugliese per gazzetta.it
borja mayoral
Serviva l’uomo di coppa e puntale come un orologio svizzero Borja Mayoral si è presentato all’appuntamento con la storia. Già, perché con la sua doppietta lo spagnolo regala una vittoria (2-1) alla Roma che le permette di arrivare ai quarti di finale, traguardo mai raggiunto da quando esiste l’Europa League, mentre se si prende in considerazione anche la vecchia Coppa Uefa, bisogna risalire addirittura al 1998/99, quando con Zdenek Zeman la Roma venne eliminata dall’Atletico Madrid. Ma la doppietta di Kiev, contro lo Shakhtar Donetsk, per Mayoral è storica anche perché lo porta a quota 13 gol in stagione, un traguardo mai raggiunto prima dall’attaccante spagnolo.
POCHE EMOZIONI
borja mayoral pedro
Lo Shakhtar deve recuperare tre reti, ma sembra quasi come se non se ne sia accorto. La manovra è lenta, prevedibile, a tratti quasi scolastica. Di gioco poco o niente, giunto qualche sporadica iniziativa personale di Solomon – il migliore dei suoi – che mette spesso in difficoltà Ibanez (ammonito quasi subito). Il piano-partita di Fonseca tende a non dare profondità all’attacco ucraino, con il desiderio di provare a far male negli spazi, con le ripartenze. Così nasce la prima occasione, al 6’, quando Mayoral può chiudere subito i giochi ma calcia alto.
olga kalenchuk
La reazione dello Shakhtar è tutta in un paio di iniziative di Alan Patrick, ma niente di trascendentale. Anche perché i giallorossi lasciano il possesso-palla alla squadra di Castro, che però non trova mai gli spazi per provare a costruire qualcosa di decente. Così è la Roma ad avere le occasioni migliori, prima con Spinazzola che dall’angolo dell’area di rigore calcia alto e poi con Mayoral anticipato sulla trequarti da un’uscita disperata di Trubin. In mezzo un bel colpo di testa di Junior Morais, finito però alla destra di Pau Lopez. Si va all’intervallo sullo 0-0, con la Roma che benedice il risultato in virtù del 3-0 dell’andata.
SUPER BORJA
Nella ripresa Fonseca cambia subito Ibanez con Mancini, per Castro invece va bene così. E al 3’ la Roma ipoteca la qualificazione con il gol di Borja Mayoral, che di testa insacca una corta respinta di Krystov su iniziativa di Karsdorp. E al 10’ Pedro ha anche la palla del 2-0, ma in corsa – dal dischetto del calcio di rigore – calcia clamorosamente fuori.
Lo Shakhtar sembra aver accusato il colpo e per un po’ si limita ad un palleggio sterile, finché al 14’ al primo vero affondo trova il pari con Junior Morais (tap-in sul secondo palo su assist di testa di Alan Patrick). Poi è Konoplyanka, appena entrato, a impegnare Pau Lopez da fuori.
olga kalenchuk 9
L’impresa però è titanica, segnare altri quattro gol. Per di più ad una Roma messa molto bene in campo, che al 27’ trova anche il 2-1: palla in verticale di Pedro per Carles Perez, che salta Trubin e porge a Borja Mayoral il pallone del nuovo vantaggio giallorosso. Nel finale Bruno Peres commette un fallo da rigore ingenuo su Matviyenko (ma Lahoz lo grazia), mentre Pau Lopez si supera su Marlos dal limite. Finisce così, con la Roma che vola ai quarti di finale.
OLGA KALENCHUK
Diletta Leotta spopola in Italia e negli stadi non passa mai inosservata. Adesso però la giornalista di Dazn ha una rivale in più che ha già incantato lo stadio Olimpico giovedì 11 marzo in occasione della gara di andata degli ottavi di finale di Europa League tra la Roma e lo Shakthar. Si tratta della giornalista Olga Kalenchuk che sta spopolando sui social e viene giustamente considerata la versione ucraina di Diletta Leotta. Capelli biondi e lunghi, fisico statuario, Olga per molti è la nuova reginetta del calcio. Ai microfoni di Itasportpress.it, la bella Olga confessa la sua passione per il calcio e per il suo Shakhtar.
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Olga quando e come è iniziato l’amore per il calcio?
Amo il calcio fin dall’infanzia visto che mio fratello maggiore è un calciatore professionista e i miei genitori mi hanno portato allo stadio sin da piccola. Andavamo in quasi tutte le partite: sia in trasferta che in casa.
Da quel momento ho capito che da questo sport non mi sarei più separata. Successivamente ho iniziato a lavorare come giornalista sportiva e presentatrice televisiva. Il calcio è una passione di famiglia visto che lo guardano i miei genitori, mia nonna e i miei parenti.
Al mondo del calcio maschilista non piacciono molto le giornaliste donne ma tu lo fai bene…
È difficile per me rispondere perché non ho riscontrato antipatia o rifiuto nei miei confronti. In qualche modo sono stata rapidamente accettata nell’ambiente calcistico, di cui sono molto contenta di farne parte.
Sei single o fidanzata?
Questa è la domanda che al momento mi fanno spesso. Al momento, non ho una relazione.
Sei gelosa?
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Ero gelosa. Ora, con il passare del tempo, guardo le cose in modo leggermente diverso. Ma, forse, sono possessiva. Come molte ragazze.
Sei diventata una superstar social con un enorme numero di follower. Da quanto tempo sei su Facebook e Instagram?
Sono su Instagram dal 2013. Ricordo la mia prima foto pubblicata su questo social network. In quel momento studiavo all’Istituto di Filologia. Su Facebook sono arrivata poco dopo. Non sono una superstar social ancora ma ci lavorerò. Vorrei accontentare tutti i miei follower.
Conosci la popolare giornalista italiana Diletta Leotta? In Italia dicono che ci somigli fisicamente e anche per il lavoro che fai
Personalmente, non ci conosciamo, ma dopo numerose sfide e i numerosi meme su Internet, ho capito di più di lei. Anche se, lo confesso, seguo professionalmente molti presentatori televisivi sportivi, quindi sapevo di Diletta anche prima.
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Qual è il tuo sogno al 90 ° minuto della partita?
Lavoro per lo Shakhtar pertanto, il mio sogno è di vedere il punteggio vincente per la nostra squadra al 90 ° minuto di ogni partita.
Cosa ti piace del calcio italiano?
La serie A è uno dei campionati più forti e importanti d’Europa, quindi è sempre interessante vedere le squadre italiane giocare.
Chi vorresti intervistare prima Cristiano Ronaldo o Lionel Messi?
Naturalmente, sarei felice di intervistare entrambi i campioni del calcio. Delle stelle del calcio mondiale, ho già intervistato Luka Modric e ho parlato con Zinedine Zidane. Ho una maglietta con la firma di uno dei difensori centrali preferiti del Real Madrid: Sergio Ramos. E, naturalmente, vorrei aggiungere altri nomi illustri alla mia collezione di interviste. Spero che Messi e Ronaldo presto facciano parte di questa lista. Adesso sto pensando di intervistare un calciatore di Serie A. Ma è un segreto per adesso…
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Nel match di andata degli ottavi di finale di Europa League la Roma ha battuto il tuo Shakhtar per 3-0, ma prometti di mettere sui social un video sexy se la squadra ucraina dovesse qualificarsi vincendo 4-0?
Se lo Shakhtar batte la Roma 4-0, sarò semplicemente la più felice di tutti. Non farò un video sexy, ma pubblicherò volentieri una bellissima fotografia che vi piacerà…
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