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    “MATTARELLA? NON È INFALLIBILE E NON LO CONDIVIDO SEMPRE, MA BORGHI È STATO INOPPORTUNO” – IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, AFFERMA DI NON ESSERE SEMPRE D’ACCORDO COL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: “QUANDO NON LO CONDIVIDO ME LO TENGO PER ME” – POI DIFENDE LA FIAMMA NEL SIMBOLO DI FRATELLI D’ITALIA: “È UN SIMBOLO REPUBBLICANO, IN CONTINUITÀ COL MSI, NON ERA DEL FASCISMO". E RIBADISCE IL NO ALLE ADOZIONI PER LE COPPIE GAY…


     
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    Estratti da repubblica.it

     

    GIORGIA MELONI - IGNAZIO LA RUSSA - SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI - IGNAZIO LA RUSSA - SERGIO MATTARELLA

    “Il riappropriarsi di una storia è stato importante”, dice Ignazio La Russa. E FdI, An, Msi “sono tre storie in sequenza, c'è una continuità data anche dal simbolo della fiamma. Senza il trapezio in basso che poteva creare discussioni, la bara...", precisa il presidente del Senato. Stessa spiegazione data la settimana scorsa dalla premier Giorgia Meloni. Continua ora La Russa: “La fiamma è un simbolo repubblicano, non c'era prima del dopoguerra, non era del fascismo".

     

    La fiamma nel simbolo di FdI, dunque, "è rimasto come segno di continuità dal Msi, passando per il Pdl in cui non c'era la Fiamma". Quindi “è stato il riappropriarsi di una storia riuscire a metterla nel simbolo di Fratelli d'Italia perché era proprietà del Msi", spiega ancora La Russa durante l’intervista 'Il rosso e il nero' su Rai Radio Uno.

    GIORGIA MELONI - IGNAZIO LA RUSSA - SERGIO MATTARELLA - LORENZO FONTANA GIORGIA MELONI - IGNAZIO LA RUSSA - SERGIO MATTARELLA - LORENZO FONTANA

     

     

    La Russa commenta anche la polemica scoppiata il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica, con l’attacco del senatore leghista Claudio Borghi al capo dello Stato. "Mattarella non lo condivido sempre, ma quando non lo condivido me lo tengo per me. Questa è la differenza. Non è obbligatorio condividere sempre.

     

    mattarella la russa meloni mattarella la russa meloni

    È una questione di opportunità a volte. Siccome ti riferisci immagino alla vicenda di Claudio Borghi, il suo errore principale è stato quello di chiedere le dimissioni del presidente della Repubblica. E poi, fatto il 2 giugno era veramente inopportuno. Uno può condividere o meno quello che dice. Non c'è l'infallibilità. Ma c'è un garbo istituzionale che va tenuto nei confronti di chi rappresenta l'unità nazionale", osserva La Russa.

     

    matteo salvini claudio borghi foto di bacco matteo salvini claudio borghi foto di bacco

     

    Dalla fiamma nel simbolo alle adozioni per le coppie omosessuali. Gay e lesbiche possono essere buoni genitori? Gli chiedono in radio. "Se riescono a fare un figlio insieme sì...", la risposta ironica del presidente del Senato.

     

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