Salvo Toscano per corriere.it
LA SICILIA E’ ISOLATA
Vietato l’ingresso in Sicilia. E anche l’uscita. Salvo che per comprovate esigenze. A seguito della richiesta pervenuta ieri sera da parte della Regione Siciliana, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato nella notte il decreto che prevede la sospensione dei collegamenti e dei trasporti ordinari delle persone da e per l’Isola per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Lo annuncia il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti in una nota, spiegando che è invece regolare il trasporto merci. Le persone potranno viaggiare via mare sullo Stretto solo «per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità».
Il decreto, spiega il ministero in una nota, specifica che le persone possono viaggiare su navi adibite al trasporto merci esclusivamente per dimostrate ed improrogabili esigenze, previa autorizzazione del presidente della Regione. E, ancora, sono consentiti gli spostamenti via mare per i passeggeri da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa, per comprovate esigenze di lavoro, di salute o per situazioni di necessità. Quanto al trasporto aereo delle persone, è assicurato soltanto per improrogabili esigenze di connessione territoriale con la penisola, esclusivamente presso gli aeroporti di Palermo e Catania, mediante due voli andata e ritorno Roma-Catania e due voli andata e ritorno Roma-Palermo, uno meridiano e l’altro antimeridiano, con sospensione di tutti gli altri voli compresi quelli internazionali. Nei giorni scorsi erano stati chiusi gli scali di Trapani e Comiso.
LA SICILIA E’ ISOLATA
Per i collegamenti ferroviari diurni è previsto il mantenimento dei collegamenti minimi essenziali mediante un treno giorno intercity Roma/Palermo e viceversa. Sono soppressi, infine, i servizi automobilistici interregionali. Il governatore Nello Musumeci ha caldeggiato a più riprese questa decisione, invocando una stretta sia nei controlli sia nella possibilità di entrare in Sicilia. In Sicilia l’epidemia ha ancora una diffusione ridotta, il 15 marzo i casi rilevati erano 188, di cui la circa la metà tra Catania e provincia. Tutti i primi casi di contagio riscontrati riguardavano persone venute dal Nord Italia, turisti o siciliani che rientravano da trasferte nel Settentrione.
Il rientro in Sicilia di oltre ventimila persone nei giorni scorsi, questo il numero di quanti si sono registrati, fa temere una possibile accelerazione della diffusione. Nel fine settimana, la giunta regionale ha imposto la quarantena a casa per quindici giorni senza contatti con l’esterno per chi torna dal Nord. Negli ultimi giorni è cresciuto il numero dei ricoverati, che hanno superato le settanta unità, quindici in terapia intensiva.
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