Estratto dell’articolo di Enrico Ferro per “la Repubblica”
Anna Cisint - sindaco di monfalcone
Per tentare di capire cosa muova la sindaca di Monfalcone, che si è fatta conoscere nel mondo per la sua crociata contro le moschee, bisogna andare indietro di una cinquantina d'anni e osservare una foto in bianco e nero. Bruno Cisint, saldatore specializzato a Fincantieri, siede sulla poltrona di casa in tuta da lavoro e in braccio tiene una bambina. È sua figlia, si chiama Anna Maria.
«Quel lavoro ha consentito ai miei genitori di dare da mangiare alla nostra famiglia, ma dal 2005, con l'abuso degli operai in subappalto, tutto è cambiato. È arrivata manodopera a basso costo, ed è arrivata in massa. La nostra città è cambiata: vedo donne coperte dalla testa ai piedi camminare diligentemente dietro agli uomini. E vedo tante piccole Saman Abbas. […]», racconta Anna Maria Cisint dal terrazzo del municipio che si affaccia su piazza della Repubblica.
Anna Cisint - sindaco di monfalcone
[…] «Se nei Comuni multiamo i cittadini per gli abusi edilizi nella realizzazione di un garage, per quale motivo dovrei chiudere un occhio di fronte a una moschea tirata su dove un tempo c'era una pizzeria?», chiede combattiva, dopo essere finita anche sul Guardian e sul Financial Times. «Le regole ci sono e devono essere uguali per tutti. Ho provato varie volte a dialogare con la comunità islamica, senza ottenere nulla. Io non mi faccio rullare da nessuno. Ora questa è diventata la mia battaglia».
Anna Maria Cisint da qualche mese vive sotto scorta per le minacce di morte ricevute, dopo la chiusura delle due moschee e la conseguente battaglia legale ingaggiata con le rispettive associazioni culturali. La questura di Gorizia ritiene che il rischio sia concreto e così adesso c'è un ispettore del commissariato di Monfalcone che vive in simbiosi con lei, ogni giorno, da mattina a sera. […] La sindaca di Monfalcone vive ancora nel quartiere di Panzano, villaggio operaio costruito nel 1908 per volere dei fratelli Cosulich, fondatori del Cantiere Navale Triestino. […] Il padre Bruno nel 2005 è morto di asbestosi da amianto.
Aveva 74 anni. […]
Anna Cisint - sindaco di monfalcone
Sessant'anni compiuti, divorziata dal marito, madre di due figli sulla trentina, Luca e Marco. Il primo fa l'ufficiale di coperta sulle navi mercantili, l'altro lavora nella finanza per la banca centrale del Regno Unito. Anna Maria Cisint, laureata in Scienze economiche all'università di Trieste, era una dirigente comunale di area tecnica a Grado e Gorizia. A un certo punto si fa la tessera della Lega e nel 2016 si candida a sindaca. Espugna così l'ex Stalingrado rossa d'Italia e alle elezioni per il secondo mandato vince con il 73%: un plebiscito.
Monfalcone ha 30.500 abitanti, il 31% sono immigrati e, di questi, il 24% bengalesi. «Non accettano le nostre regole e, anzi, vogliono imporre le loro. Io non sono né razzista né xenofoba, esigo solo rispetto per i miei cittadini e per questo territorio» […] «La sharia ce l'abbiamo già in casa, purtroppo. Nel 2023 sono stati spediti in Bangladesh ben 24 milioni da Monfalcone. E poi noi gli diamo welfare e case popolari». […]
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