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    "LA SQUADRA E' INCOMPLETA", SPALLETTI SCALPITA PER AVERE IL PORTIERE E RASPADORI MENTRE DE LAURENTIIS SBROCCA CON L’ARBITRO DURANTE L'AMICHEVOLE CON L'ESPANYOL PER IL GIOCO TROPPO FALLOSO DEGLI IBERICI – L'INTER PERDE 4-2 CON IL VILLAREAL, PREOCCUPANO I 10 GOL PRESI IN 5 AMICHEVOLI ESTIVE. ACERBI PUO' SERVIRE ALLA RETROGUARDIA NERAZZURRA? – IL MILAN STRAVINCE CON IL VICENZA. MA SI FA MALE TONALI...


     
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    1. Napoli, Spalletti zittisce la panchina dell'Espanyol: la frase urlata

    Da www.corrieredellosport.it

     

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    "Quarantacinque falli a 10 nel primo tempo sono stati fatti, state seduti e in silenzio!". Così Luciano Spalletti si è rivolto alla panchina dell'Espanyol che, sul finire della partita amichevole contro il Napoli, si era alzata all'unisono per protestare dopo un intervento falloso subito dalla formazione iberica.

     

    Una partita tesissima, che ha visto anche Aurelio De Laurentiis, in panchina al fianco di Spalletti andare a protestare con quarto uomo e arbitro (il signor Gabriele Scatena della sezione di Avezzano) dopo due entratacce (e altrettanti cartellini gialli sventolati, rispettivamente a Vinicius e Cabrera) ai danni di Stanislav Lobotka e Hirving Lozano.

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    Quindi, al termine della gara, sono arrivate le parole di Spalletti ai canali social ufficiali: "Il ritiro? E' andato benissimo, in un ambiente che ci ha dato una grande mano. Ci siamo allenati bene, abbiamo ricevuto una bella accoglienza in una città che tifa Napoli. Abbiamo fatto ciò che dovevamo, abbiamo avuto pochi infortuni e trovato tutte squadre che si sono chiuse e ci hanno allenato alla 'garra' vera. Dobbiamo però essere più tranquilli nel fare girare palla un po' meglio. A che punto siamo? Dove dovevamo essere: alcuni aspetti vanno già bene, altri sono ancora da sistemare".

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    Il tecnico di Certaldo ha quindi aggiunto a Sky Sport: "Se mi aspetto Raspadori e il portiere? Per conto mio se lo aspettano loro, non io. Penso se lo aspetti la dirigenza, perché la squadra è incompleta, per cui sanno che va ultimata e si sta lavorando per questo. Alcune situazioni vanno messe a posto".

     

    2. INTER: 10 GOL PRESI IN 5 AMICHEVOLI

    Adriano Seu per www.gazzetta.it

     

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    A meno di una settimana dall'esordio in campionato la nuova Inter di Inzaghi si scopre fragile. Lo dicono i risultati dei cinque test realizzati, in cui i nerazzurri hanno raccolto solo un successo senza riuscire a mantenere mai la porta inviolata. Ma lo dicono soprattutto i dieci gol subiti, vale a dire otto in più rispetto alla scorsa estate nonostante una difesa praticamente immutata.

     

    Se il dato non giustifica ancora particolari allarmismi, perché si tratta pur sempre di amichevoli estive, Inzaghi non può comunque dormire sonni tranquilli pensando alla trasferta di Lecce in programma tra appena sei giorni. Anche perché la fragilità difensiva non sembra esclusivamente un problema del pacchetto arretrato, bensì di un assetto generale che genera squilibri anche a centrocampo. La soluzione va trovata in tempi rapidi per evitare false partenze in campionato.

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    FALLE COLLETTIVE

    I quattro gol incassati sabato sera dal Villarreal vanno esaminati con attenzione per capire come correggere le diverse falle emerse in fase di non possesso. A Pescara si è capito che le reti subite contro Lugano, Monaco, Lens e Lione non sono state solo figlie di casualità o errori individuali. Non si tratta di puntare il dito contro la difesa e nemmeno contro Handanovic, per quanto complice soprattutto sul terzo gol degli spagnoli.

     

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    Le dinamiche delle reti subite sabato sera coinvolgono tutta la truppa, dal centrocampo agli esterni, tanto che (come accaduto a tratti anche contro Monaco e Lione) i nerazzurri hanno vacillato quasi a ogni tentativo di affondo avversario. È venuta meno la necessaria pressione negli ultimi 15 metri, così come è mancata lucidità in fase di impostazione, per non parlare degli automatismi e le distanze tra i reparti sistematicamente messi in crisi dalle ripartenze avversarie. La scarsa brillantezza di un De Vrij ancora incerto e di un Bastoni ancora imballato hanno fatto il resto, a cui si è aggiunta anche la serata storta di Asllani.

     

    CERCASI EQUILIBRIO

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    L'obiettivo di Inzaghi sin dal primo giorno di preparazione è stato quello di dare un'impronta ancor più offensiva alla squadra, ben consapevole del rischio di ritrovarsi con una coperta troppo corta. Ecco perché, tutto sommato, le difficoltà palesate dall'Inter nei cinque test realizzati finora erano già state messe in conto. Ciò che il tecnico forse non aveva previsto era invece la facilità con cui gli avversari riescono a mandare in tilt la difesa, sia per vie centrali che sulle corsie laterali.

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    Il centrocampo non riesce a fare filtro e le distanze tra i reparti sono spesso un invito a nozze per le scorribande del rivale di turno. Se contro i francesi poteva valere l'attenuante di una preparazione iniziata due settimane dopo, non ci sono giustificazioni plausibili per le sbandate andate in scena contro il Villarreal, che ha sulle gambe lo stesso identico carico di lavoro dei nerazzurri. Evidentemente, l'assimilazione dei nuovi meccanismi e l'affiatamento in campo necessitano ancora di tempo, quello che però l'Inter non ha.

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    I sei giorni di lavoro che restano prima che si alzi il sipario sulla stagione non sono tanti, ma diventano fondamentali per correggere i difetti di sistema evidenziati finora. Inzaghi lo sa e adesso ha bisogno di trovare la quadra, anche a costo di intensificare il lavoro sul campo con particolare attenzione all'aspetto tattico. Perché tra pochi giorni si farà sul serio e bisognerà per forza di cose invertire rotta.

     

     

    3. MILAN SHOW E GOLEADA COL VICENZA, MA PERDE TONALI

    Da www.ansa.it

     

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    Il Milan è già in forma campionato batte in goleada il Vicenza (6-1), ma verso l'esordio in Serie A tra una settimana le cattive notizie arrivano dall'infermeria.

     

    Tonali infatti si è fermato dopo soli 50' per un problema muscolare all'inguine che rischia di tenerlo fuori per la prima contro l'Udinese di sabato prossimo (lunedì gli esami) mentre Giroud è alle prese con un affaticamento (anche se il centravanti potrebbe tornare a disposizione per la gara contro i friulani).

     

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    Pioli si gode i buoni segnali visti in campo dai suoi, in particolare sull'asse sinistra Theo Hernandez-Leao, protagonisti in quasi tutte le occasioni pericolose create nella sfida contro il Vicenza, mentre nel finale è arrivato anche l'esordio dell'ultimo arrivato De Ketelaere, in campo per 15' in attesa di entrare in ritmo. Un Milan brillante, a parte di fatto i primi 20 secondi, che chiude così al meglio la sua preparazione estiva in termini di amichevoli. 

     

    In un Romeo Menti riempito da oltre 10mila tifosi, sotto gli occhi del presidente Paolo Scaroni (vicentino ed ex numero uno del proprio del club veneto a fine anni '90) oltre che della dirigenza, i rossoneri , in campo con il lutto al braccio per la scomparsa di Villiam Vecchi, vengono colpiti a freddo, con il Vicenza che trova il vantaggio dopo appena 20 secondi con un colpo di testa di Rolfini. 

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    La reazione degli uomini di Pioli non si fa attendere: il pareggio arriva sull'asse Rebic-Leao, con il portoghese che impatta il risultato con un piattone in diagonale. L'ex Sporting mette lo zampino anche sul raddoppio, con il cross che porta al gol di Messias grazie a un colpo di testa a pochi passi dalla porta. La fascia sinistra rossonera, in particolare, sembra già entrata in clima campionato, soprattutto Theo Hernandez che con due sgasate porta ad altre due reti nel finale di primo tempo: lo spagnolo prima serve Rebic che insacca, poi induce Dalmonte all'autorete dopo un tocco sotto morbido a superare il portiere. 

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    La spinta dei rossoneri non si interrompe nella ripresa, quando vanno in gol anche Tomori con un colpo di testa su corner di Bennacer e Rebic che su assist di Diaz realizza la doppietta personale battendo il portiere in uscita. Pioli però perde Tonali, che esce toccandosi l'inguine per quello che sembra un problema muscolare, infortunio da valutare in vista dell'esordio in campionato mentre non sembra grave il problema alla caviglia di Messias. 

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    Nel finale arriva anche l'esordio per De Ketelaere, entrato negli ultimi 15' al posto di Diaz: il belga prova ad entrare subito in ritmo, con una conclusione da posizione angolata a lato non di molto. Buoni segnali verso la prima in Serie A contro il Lecce, anche se l'ex Bruges difficilmente sembra poter partire dal primo minuto contro l'Udinese sabato nell'esordio del Milan in campionato a San Siro.

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