MARCHINI
Testo di Alfio Marchini per “www.huffingtonpost.it”
L'evaporazione del M5S sarebbe una sciagura per la democrazia. È l'ultimo partito di massa in grado di dar voce alla "classe media": la grande sconfitta nell'era della globalizzazione, sempre più povera e senza speranza in un futuro migliore.
Lasciare questa massa afona è assai pericoloso alla vigilia di un decennio di stagnazione e grandi tensioni sociali: il sistema che in occidente ha garantito 70 anni di pace, benessere e pace sociale è al crepuscolo con tutti i suoi protagonisti e il consenso M5S continuerà a essere solido, espansivo e trasversale malgrado gaffes e incompetenza. In fondo chi vota M5S vota un'utopia che trasforma l'assenza di speranza in illusione. "Roma docet": i romani sono assai "sgamati" e sapevano ciò che votavano.
La Raggi, Frongia, De Vito e Stefano sono al secondo mandato. La Raggi ha firmato un contratto con tanto di fideiussione che la vincolava a prendere ordini dal movimento. Se i romani avessero voluto un sindaco libero con un programma preciso e fattibile e con una squadra di altissimo livello avrebbero fatto altre scelte.
RAGGI
A Roma tutti dicevano che era fondamentale programma e squadra. Noi dopo una opposizione cristallina, avevamo il programma più chiaro e fattibile e la squadra migliore, ma in realtà a Roma c'è stato un voto tutto politico.
I cinque stelle vincono laddove un sistema finisce: a Roma come a Torino. Per questo i "pentastellati" sono ridicoli quando evocano i complotti dei poteri forti. Gli manca evocare la congiura "pluto-massonica" e il quadro sarebbe completo.
La verità è esattamente l'opposto: hanno vinto perché il vecchio e defunto sistema è orfano di poteri forti, di idee forti e di una visione illuminata del futuro. Amo Roma e vorrei che il sindaco se ne prendesse cura. Lo facciano e non resteranno soli. Ma basta con questa personalizzazione dello scontro politico stile "beghe da condominio" a cui ci fanno assistere.
RAGGI MURARO
Infine, da appassionato di politica vorrei che si tornasse a parlare con coraggio di "liberazione delle masse". Masse di nuova composizione che implorano di essere liberate dal panico per il futuro. Ciò che manca è una proposta che abbia il sapore di un'utopia e la forma affidabile e solida di un'arca che ci salvi dal diluvio imminente. Nel frattempo è bene che il M5S ci faccia il regalo di evitare di implodere trasformando una tragedia in farsa.
MARCHINI RAGGI