Arianna Ravelli per corriere.it
ANITA ALVAREZ SALVATA DALLA SUA ALLENATRICE
Ora sta bene, ma per qualche minuto ha fatto tremare l’intero impianto del nuoto sincronizzato e milioni di telespettatori a casa. Alla Szechy pool, mentre era in corso la finale dell’esercizio libero, la statunitense Anita Alvarez, 25 anni, ha accusato un malore. E’ svenuta ed è stata per diversi secondi sott’acqua, prendendo tutta l’organizzazione alla sprovvista se è vero che nessuno stava intervenendo.
È stata poi l’allenatrice degli Usa, la spagnola Andrea Fuentes, a tuffarsi, a soccorrerla e a trasportarla a bordo vasca. Soltanto allora il personale medico e paramedico è intervenuto. Trasportata in infermeria e visitata, Anita (una sincronetta che vanta una partecipazione olimpica a Rio e una certa ironia se è vero che nella bio di presentazione scrive «ho preso due volte l’ascensore con Michael Phelps e ho pestato i piedi a Michelle Obama quando mi ha abbracciato in una visita alla Casa Bianca») è stata giudicata fuori pericolo. Poco dopo, anche per tranquillizzare tutti sulle sue condizioni, è tornata in gruppo, accolta dall’abbraccio del suo staff e dall’applauso di tutte le atlete presenti nella piscina di allenamento.
ANITA ALVAREZ SALVATA DALLA SUA ALLENATRICE
«È stato davvero un grande spavento, mi sono dovuta buttare in acqua perché i bagnini non lo stavano facendo — ha raccontato a Marca l’allenatrice , colei che probabilmente con la sua prontezza ha salvato la vita di Anita —. La cosa peggiore è stata accorgersi che non respirava, lì mi sono davvero spaventata. Ora comunque si è ripresa a sta bene».
Ancora non è chiaro che cosa abbia provocato il malore, si pensa a un mix di caldo (la piscina del nuoto sincronizzato è all’aperto) e stress per la gara. Il team Usa ha poi raccontato che non è la prima volta che ad Anita capita: un altro svenimento le era successo durante le qualificazioni meno di un anno fa. Secondo l’allenatrice nei prossimi giorni Anita sarà sottoposta ad altri esami per scoprire la causa del malore: i piani sono di farla riposare oggi nella speranza che sia pronta per gareggiare domani, venerdì 24, nell’esercizio libero a squadre.
Nella stessa gara, vinta dalla giapponese Inui, l’azzurra Linda Cerruti, 28 anni, di Genova, si è classificata al quarto posto.
ANDREA FUENTES
Arianna Ravelli per corriere.it
Andrea Fuentes che ha salvato anita alvarez
La protagonista dei Mondiali di nuoto mercoledì 22 giugno è stata lei, l’allenatrice spagnola della squadra Usa di sincronizzato (o, come preferiscono chiamarlo gli addetti ai lavori, nuoto artistico). È per merito di Andrea Fuentes, infatti, se la giornata di gare alla Szechy pool non si è trasformata in un dramma. La paura, in ogni caso, è stata tanta quando durante le prove Anita Alvarez, la sincronetta del team Usa, 25 anni, una partecipazione anche ai Giochi di Rio, si è sentita male e invece di risalire dopo un’evoluzione in acqua ha cominciato a crollare verso il fondo della piscina.
Momenti drammatici che hanno preso tutti di sprovvista se è vero che nessuno tra i bagnini o il personale medico e paramedico stava intervenendo. La più pronta di tutte è stata proprio Andrea, che senza pensarci troppo si è buttata in acqua: «Ho visto che invece di risalire stava scendendo e ho pensato: “qui sta succedendo qualcosa di strano”. Così mi sono buttata perché i bagnini non lo stavano facendo».
ANITA ALVAREZ SALVATA DALLA SUA ALLENATRICE
Per fortuna. Quando ha risollevato Anita, a quel punto aiutata anche da un ausiliario, si è accorta che non stava respirando: «È stato davvero un grande spavento — ha raccontato l’allenatrice —. Quando sono riuscita a prenderla in braccio, la sua mascella era serrata così forte che non respirava. Lì mi sono davvero spaventata. Ha continuato a non respirare per almeno due minuti. Ora comunque si è ripresa a sta bene». Non è la prima volta che Anita è vittima di un malore simile. Continua Andrea: «Sì, un anno fa le è successo, ma non così gravemente. Comunque alla fine siamo riusciti a rianimarla e tutto è andato bene».
Fuentes — 39 anni catalana di Valls, ex sincronetta vincitrice di due argenti olimpici a Pechino 2008 e di un argento e un bronzo a Londra 2012 che ne fanno la spagnola più titolata del sincronizzato (che ha lasciato come atleta nel 2013 in polemica con la Federazione) —in un post su Instagram ha poi sdrammatizzato con ironia: «L'esercizio di Anita è stata la sua migliore performance di sempre, ha spinto verso i suoi limiti e li ha trovati... (segue faccina sorridente, ndr)». Poi ancora una rassicurazione: «Anita sta bene, lo hanno detto anche i medici. Sono cose che succedono anche in altri sport: ciclismo, maratona, atletica... alcuni non arrivano al traguardo, alcuni lo fanno a fatica o svengono. Anche il nostro sport è molto difficile. Ma ora è il momento di riposare e recuperare».
ANITA ALVAREZ SALVATA DALLA SUA ALLENATRICE
La vicenda drammatica di Anita stride comunque un po’ con i piani previsti per lei per i prossimi giorni. Dopo altri esami per capire cosa le sia successo, è in programma una giornata (quella di oggi) di assoluto riposo e poi il tentativo domani, venerdì, di gareggiare nella prova libera a squadre. Sperando che Andrea debba intervenire solo per fornire indicazioni tecniche.