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    LA STRATEGIA DI ALBERTO GENOVESE: PROPORRE DU' SPICCI ALLE PRESUNTE VITTIME DELLE VIOLENZE PER BENEFICIARE DELLO SCONTO DI PENA – LE DUE RAGAZZE HANNO RESPINTO L’OFFERTA DI 130MILA EURO E DI 25MILA EURO, FONDAMENTALE PER OTTENERE UN SOSTANZIOSO SCONTO DI PENA DA AGGIUNGERE A QUELLO PREVISTO DAL RITO ABBREVIATO. LA DIFESA PUNTA ANCHE A DIMOSTRARE UNA PARZIALE INCAPACITÀ DI INTENDERE E VOLERE -  DETRATTI I 16 MESI GIÀ SCONTATI AI DOMICILIARI E GLI ALTRI CHE FARÀ ANCORA IN UNA STRUTTURA DI RECUPERO FINO ALLA SENTENZA DEFINITIVA, SE NE RESTASSERO MENO DI SEI POTREBBE OTTENERE LA…


     
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    Giuseppe Guastella per il "Corriere della Sera"

     

    ALBERTO GENOVESE IN AULA ALBERTO GENOVESE IN AULA

    Offre un risarcimento che è meno di un decimo di quello chiesto solo da una delle vittime, e difatti non viene accettato, e chiede il rito abbreviato Alberto Genovese, quello che gli garantirebbe lo sconto di un terzo della pena se dovesse essere condannato per le violenze sessuali efferate alle quali, dice l'accusa, ha sottoposto dopo averle drogate due modelle giovanissime che ha ospitato nella sua magnifica «Terrazza sentimento» con vista sul Duomo di Milano, l'una, e nella villa degli eccessi di Ibiza, l'altra.

     

    alberto genovese in comunita' 6 alberto genovese in comunita' 6

    Non è difficile immaginare la strategia di contenimento che la difesa potrebbe perseguire, oltre ovviamente all'assoluzione, per far sì che il geniale imprenditore diventato milionario con le startup non rimetta più piede in carcere o, quantomeno, che ci torni per il minor tempo possibile.

     

    Per la prima volta Genovese compare nell'udienza preliminare di fronte al giudice Chiara Valori. Silenzio in aula, silenzio con i cronisti che assiepano il corridoio al settimo piano del palazzo di giustizia di Milano. Per l'uomo che starebbe per incassare oltre 200 milioni dalla cessione della sua quota in Prima Assicurazioni, parlano i legali, gli avvocati Luigi Isolabella e Davide Ferrari. Hanno due assegni.

     

    alberto genovese alberto genovese

    Il primo da 130 mila euro destinato alla 18 enne che, dopo essere rimasta nelle mani di Genovese per 20 ore, la notte del 10 ottobre 2020, riuscì a fuggire seminuda in strada nel pieno centro di Milano e a fermare una volante della Polizia. Violenze riprese dalle telecamere di sorveglianza istallate con perizia in ogni angolo della magione. Alla clinica Mangiagalli le riscontrarono gravi lesioni contro le cui conseguenze sta ancora lottando. L'avvocato Luigi Liguori, in base ad una consulenza, ha quantificato in poco più di 1,5 milioni di euro i danni subiti dalla giovane che, devastata psichicamente e dalla carriera di modella definitivamente interrotta, ne ha già spesi 25 mila solo per curarsi.

    alberto genovese alberto genovese

     

    Genovese, invece, offre 25 mila euro all'altra giovane, 23 enne all'epoca dei fatti, che ha denunciato di essere stata drogata e violentata per una notte a luglio 2020 a Villa Lolita nell'isola spagnola. Un accordo per i risarcimenti garantirebbe a Genovese un sostanzioso sconto di pena da aggiungere a quello dell'abbreviato.

     

    alberto genovese alberto genovese

    La difesa, però, chiede anche l'acquisizione di una serie di documenti e della consulenza medico-legale sulle condizioni psico-fisiche dell'imputato al momento dei reati. In caso di incapacità anche parziale di intendere e volere, altro taglio di pena. Nell'ultimo interrogatorio con i pm Rosaria Stagnaro, Paolo Filippini e Letizia Mannella, ha dichiarato che viveva perennemente in «un universo in cui tutto era permeato dalla droga» che in pochi anni lo ha trasformato in un tossico alla ricerca di donne giovanissime, anche minorenni, disposte a condividere, diceva, sesso estremo.

     

    alberto genovese alberto genovese

    Lo ripeterà con le dichiarazioni che potrebbe fare nell'udienza del primo giugno. Se dovesse essere giudicato colpevole, deve puntare a contenere la pena quanto più possibile. Detratti i 16 mesi già scontati ai domiciliari e gli altri che farà ancora in una struttura di recupero fino alla sentenza definitiva, se ne restassero meno di sei potrebbe ottenere la detenzione in casa di cura di cui possono beneficiare i tossicodipendenti.

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