Estratto dell’articolo di https://primachivasso.it
incesto
«Immagino che questa storia sia difficile da credere, ma è tutto vero. Avevo dei sospetti, ma non avrei mai immaginato che sarebbe finita così. […]». Andrea […]: «Io lavoro spesso in trasferta, fuori regione - racconta - e mercoledì sera, dopo cena, ero uscito di casa per raggiungere la sede del cantiere (a più di cento chilometri da qui) in modo da essere puntuale al mattino».
«Durante il viaggio, però, mi sono accorto di aver dimenticato a casa le medicine salvavita che prendo da tempo, e così sono tornato a Chivasso. Ho parcheggiato sotto casa e, alzando la testa, li ho visti sul balcone: lei era mezza nuda, e mio figlio con lei. Ho iniziato ad urlare e loro sono corsi in casa chiudendosi dentro.
incesto
Fuori di me ho subito chiamato il 112, e sono rimasto per un’ora e mezza in attesa della pattuglia. I carabinieri arrivavano da fuori città […] e ho subito raccontato loro cosa fosse successo. Sono riuscito ad entrare in casa solo grazie ai militari, ho preso le medicine e me ne sono andato. Ah, quando sono scesi, in ascensore, ho sentito mia moglie dire a mio figlio “Ci ha scoperti”, ed allora mi è davvero caduto il mondo addosso. In quella casa non voglio più tornare, chiederò ospitalità ad un amico, quello che è successo è impossibile da sopportare. Subito dopo, solo in macchina, ho anche pensato di andare in azienda ed impiccarmi al carro ponte. […]».