Estratto dell’articolo di Lara Sirignano per il “Corriere della Sera”
VITO BUGLIARELLO
Stava passeggiando sulla scogliera con un amico quando ha visto due ragazzini in acqua sbracciarsi per chiedere aiuto. Di corsa ha raggiunto la spiaggia della Marchesa, una lunga striscia di sabbia chiara tra Avola e Cassibile, nel Siracusano. Vito Bugliarello non sapeva nuotare, ma non ci ha pensato su un istante: ha preso due asciugamani, li ha annodati e ha cercato di tirarli ai due adolescenti che rischiavano di annegare. Il mare era molto mosso e la risacca potente.
VITO BUGLIARELLO
Vito non si è fermato, è entrato in acqua fino alla vita e ha riprovato a lanciare la fune di fortuna. Uno dei due ragazzi è riuscito ad afferrarne un capo, a tornare verso la riva e a tirare con sé il compagno. D’un tratto, forse per la stanchezza, forse perché l’asciugamano è scivolato, Vito ha mollato la presa e il mare l’ha trascinato via. L’amico che era con lui l’ha visto sparire tra le onde. I soccorsi sono arrivati poco dopo: erano le cinque di pomeriggio di sabato. Gli uomini della Capitaneria e i vigili del fuoco l’hanno cercato per quasi 24 ore.
Poi, nel primo pomeriggio di ieri i sommozzatori ne hanno trovato il corpo senza vita, tra gli scogli, a poca distanza dalla riva. Caricato su una moto barca, il cadavere è stato portato a Siracusa per i primi accertamenti medico-legali. Vito aveva 35 anni, lavorava come perito informatico in una azienda, viveva a Floridia, aveva una ragazza e tanti amici che gli volevano bene. […]