Estratto della lettera di Carlo Calenda al “Corriere della Sera”
CARLO CALENDA E MATTEO RENZI
Caro direttore, ha destato scandalo una mia dichiarazione al Corriere in cui sostenevo che il voto a Attilio Fontana è incomprensibile dal punto di vista dei risultati di governo ottenuti nella gestione del Covid.
«Gli elettori hanno sempre ragione» hanno tuonato all’unisono quei commentatori che pure tutti i giorni da decenni scrivono dei mali della politica italiana. E in questo sta l’ipocrisia. In una democrazia gli elettori non possono avere sempre ragione e contemporaneamente sempre lamentarsi della politica che pure hanno votato.
RENZI DE FILIPPI
[…] Negli ultimi decenni è prevalso il voto «contro» — destra e sinistra — a cui da ultimo si è affiancato il voto per moda. Si votano i 5S quando va di moda il vaffa (contro i politici che pure abbiamo votato nelle precedenti elezioni); poi il «Capitano» che promette «prima gli italiani» (come se questa affermazione avesse una qualsiasi valenza programmatica) infine la Giorgia nazionale del «sono una madre, sono cristiana» (anche questo, uno slogan non esattamente pregno di significato politico).
Consensi fondati sul nulla e che rapidamente tornano al nulla appena i protagonisti vengono a noia agli elettori. Il voto è diventato insomma per una parte della popolazione l’equivalente del televoto al Festival di Sanremo. E non è un caso che Sanremo sia diventato l’unico evento «politico» seguito da dieci milioni di italiani. Insomma tra voto «contro» e «televoto» l’unica cosa che le elezioni non sono davvero più è il meccanismo di scelta delle persone più preparate per governare il Paese. Vi è infatti oramai una totale separazione tra elezioni e governo.
MATTEO RENZI CARLO CALENDA
Le strategie di marketing elettorale, consistenti in promesse di rivoluzioni, si trasformano, una volta che il leader di turno è arrivato al governo, in prudentissime tattiche di galleggiamento. E del resto come si spiega altrimenti il fatto che il 70% circa degli italiani avesse un’ottima opinione del governo Draghi al momento della sua caduta e la stessa percentuale, qualche mese dopo, abbia votato per partiti che ne hanno provocato la caduta o non lo hanno mai appoggiato? Alla fine sono gli stessi elettori ad esprimere con il non voto il disgusto verso la politica che pure hanno votato.
renzi mancini meme by macondo
[…] Quando ho deciso di fare politica e di fondare un partito ho scelto di operare in questo campo di gioco. Ne conoscevo le regole e le degenerazioni. Mai dunque potrei usarle come scusa per giustificare un risultato non soddisfacente. Ma altra cosa è tacere su quello che è il problema fondamentale dei nostri tempi e del nostro Paese. Combattere questa deriva è precisamente la ragione per cui faccio politica. […] Credo […] che compito della politica sia far diventare popolari le scelte giuste. Ma ci riusciremo solo attraverso la consapevolezza. La rimozione ci ha portato dritti ad un trentennio di declino morale e civile.
Matteo Renzi da Maria De Filippi ad Amici calenda meloni renzi meme by macondo CARLO CALENDA - LETIZIA MORATTI - MATTEO RENZI RENZI DE FILIPPI AMICI RENZI DE FILIPPI RENZI AMICI DE FILIPPI 1 renzi E DE FILIPPI CARLO CALENDA - LETIZIA MORATTI - MATTEO RENZI