stabilimento foxconn dove si costruiscono gli iphone
(ANSA) - Foxconn, il colosso taiwanese che assemblea gli iPhone, è oggetto di indagini fiscali e sull'uso dei terreni fatto in molti dei suoi siti in Cina: le autorità, hanno riferito i media statali, stanno ispezionando gli impianti produttivi nella provincia meridionale del Guangdong e in quella orientale del Jiangsu, oltre a svolgere indagini sui terreni della società nelle province centrali di Hunan e Hubei.
Il Global Times, il tabloid del Quotidiano del Popolo, non ha specificato i reati eventuali contestati, ma Foxconn, che dà lavoro a oltre un milione di persone in Cina, ha commentato in una nota che "Il rispetto della legge è un principio fondamentale per il nostro gruppo in tutto il mondo. Coopereremo attivamente con le autorità competenti per le operazioni in questione".
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Foxconn (formalmente conosciuta come Hon Hai Precision Industry) è uno dei maggiori produttori a contratto di elettronica al mondo ed è un fornitore chiave per iPhone e altri prodotti di Apple: l'indagine è maturata a due mesi e mezzo dal voto delle presidenziali di gennaio 2024 a Taiwan - che Pechino rivendica come parte "inalienabile" del suo territorio - dove il fondatore del gruppo Terry Gou, 72 anni, ha annunciato di voler correre come indipendente a dispetto delle scarse possibilità di successo affidate dai sondaggi, dopo non essere riuscito a vincere il supporto del principale candidato d'opposizione, il Kuomintang, considerato più dialogante con Pechino.
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