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    LA VERSIONE DI MUGHINI – ‘’NON CI POSSO CREDERE E NON CI CREDO CHE VALENTINO ZEICHEN, ORGOGLIOSISSIMO DELLA SUA LIBERTÀ E DEL SUO ANTICONFORMISMO, DEL NON APPARTENERE A NESSUNA CRICCA EDITORIALE O SIMILPOLITICA, PRENDA SUL SERIO I PREMI LETTERARI”


     
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    Giampiero Mughini per Dagospia

     

    MUGHINI MUGHINI

    Caro Dago, adesso sono in partenza per una lavoro fuori Roma ma domani stesso, appena tornato a casa, farò il bonifico a Marta Zeichen perché ne venga aiutato nelle sue spese mediche papà Valentino Zeichen. Di cui mi frega molto meno che sia un ottimo poeta (lo è), e molto di più che sia un uomo orgogliosissimo della sua libertà e del suo anticonformismo, del non appartenere a nessuna cricca editoriale o similpolitica. Cara Marta, dica a papà Valentino che lo aspetto di nuovo a cena da me e Michela. Spero presto.

     

    VALENTINO ZEICHEN VALENTINO ZEICHEN VALENTINO ZEICHEN VALENTINO ZEICHEN

    Epperò una cosa. Non ci posso credere e non ci credo che Valentino sia stato male da quanto gli è dispiaciuto che il suo ultimo libro non sia andato avanti nella selezione dello Strega. Non ci posso credere che un uomo come lui prenda sul serio i Premi Letterari, quelle competizioni che sono vinte dagli editori e non dagli autori. Non ci posso credere e non ci credo che lui attribuisca importanza al fatto che gli “amici degli amici” non lo abbiano incluso nel drappello di autori che procedono per la volata finale.

     

    Premesso che tra i partecipanti a quella finale tifo ardentemente per la mia amica Elena Stancanelli, resta che i Premi sono delle cose serie così e così. Anzi pochissimo serie. E dalla parte degli editori, e dalla parte delle giurie (i cui membri andrebbero intercettati al telefono per poi sghignazzare all’ascolto delle pressioni avute dai “grandi scrittori”) e dalla parte degli sfaccendati che vanno a farsi fotografare alle serate conclusive.

    VALENTINO ZEICHEN VALENTINO ZEICHEN

     

    Per evitare equivoci, io di premi ne ho vinti e non irrilevanti. Quando avevo poco più di quarant’anni e nelle giurie avevo ogni volta un amico che mi sosteneva ardentemente. Adesso che sono dieci volte più bravo di allora succede che i miei editori non mi tengono in gran cale (padroni loro, padrone io di irriderli) e soprattutto che neppure in una giuria di mille persone avrei un amico, un  “follower”. Neppure uno, e dire che li conosco quasi tutti e li potrei pesare sbagliando solo di un grammo. E’ una musica che tu conosci, Valentino: la libertà, l’orgoglio, l’indipendenza, il complesso di superiorità intellettuale. Queste cose le paghi. Ci siamo capiti. Ti abbraccio. Domani faccio il bonifico.

    VALENTINO ZEICHEN VALENTINO ZEICHEN

     

    Giampiero Mughini

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