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(ANSA) - PECHINO, 01 DIC - Gli sforzi della Cina contro il Covid-19 sono "in una nuova fase". La vice premier Sun Chunlan, responsabile della lotta al virus, ha detto, in un altro segnale di Pechino sulla modifica delle sue strategie dopo le proteste dello scorso weekend, che "man mano che la variante Omicron diventa meno patogena, più persone sono vaccinate e la nostra esperienza nella prevenzione del Covid-19 si accumula: la nostra lotta alla pandemia è in una nuova fase e comporta nuovi compiti". Sun ha incontrato mercoledì a Pechino la Commissione sanitaria nazionale ed esperti, senza citare il 'zero-Covid dinamico", ha riferito nella notte la Xinhua.
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Le osservazioni di Sun, prive di qualsiasi riferimento allo 'zero-Covid dinamico' che descrive gli sforzi cinesi della cancellazione del virus con misure draconiane, sembrano essere il primo riconoscimento ufficiale e pubblico che il virus non è più così grave, e arrivano tra altri cambiamenti nella retorica che segnalano che il Paese sta finalmente cercando di allontanarsi dalla postura basata su lockdown, test di massa e quarantena, all'origine di un crollo dell'economia, dell'isolamento internazionale e della crescente frustrazione delle persone.
CINA - SCONTRI E PROTESTE A GUANGZHOU CONTRO LE RESTRIZIONI ANTI COVID
Sun, incaricata del portafoglio sanitario, è diventata un sinonimo dell'approccio inflessibile alla pandemia del Paese, guadagnandosi il nomignolo di 'Vecchia signora dei lockdown', a segnare che la sue presenza segnalava l'imminente arrivo di misure draconiane. E' stata lei, infatti, a seguire sul campo a Wuhan, allo scoppio della pandemia di inizio 2020, le operazioni di contrasto, diventando un riferimento fondamentale per le strategie sanitarie negli ultimi tre anni.
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Tuttavia, le nuove varianti, più contagiose e difficili da rilevare, hanno reso la risposta standard sempre meno efficace. Resta da vedere se il tono ammorbidito usato da Sun, destinata a lasciare il governo a marzo 2023, sia in grado di placare la frustrazione e l a rabbia dei manifestanti che durante lo scorso fine settimana sono scesi a protestare in diverse città cinesi, tra cui Shanghai e Pechino, contro le rigide politiche anti-Covid. Ulteriori manifestazioni, tuttavia, sono state per lo più frenate e ostacolate negli ultimi giorni dalla massiccia presenza della polizia.