
DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO…
LABRIOLA, C’È POSTA PER TE – POSTE ITALIANE INFORMA LA CONSOB DELLA SCALATA AL 24,82% DI TIM (È IN ATTESA DEL VIA LIBERA DELL’ANTITRUST), E PRECISA DI NON ESSERE INTERESSATA AD “ACQUISTARE UNA PARTECIPAZIONE SUPERIORE ALLA SOGLIA DELL’OPA” – L’OBIETTIVO È “SVOLGERE UN RUOLO DI AZIONISTA INDUSTRIALE DI LUNGO PERIODO”: POSTE NON REVOCHERÀ E NON CHIEDERÀ L’ALLARGAMENTO DEL CDA DI TIM ALL’ASSEMBLEA DEL 24 GIUGNO, SI RISERVA DI FARLO IN FUTURO. E COMUNQUE, NULLA VIETA CHE ALLE DIMISSIONI DI UNO DEGLI ATTUALI 9 MEMBRI DEL CDA, TIM POSSA SCEGLIERE DI COOPTARE UN MANAGER DI POSTE…
Sara Bennewitz per “la Repubblica”
A due mesi dalla firma del contratto con Vivendi, Poste rileva il 15% di Tim in mano al colosso francese (che scende al 2,5%) e resta in attesa del via libera dell’Antitrust su tutto il 24,82%, che arriverà entro giugno.
Nell’informare la Consob dell’operazione, il gruppo guidato da Matteo Del Fante precisa che «agisce da solo», non intende «acquistare una partecipazione superiore alla soglia rilevante» ai fini dell’Opa, e quindi che nell’attuale fotografia dell’azionariato Tim esercita «un’influenza notevole» sul gruppo di tlc.
Ciò detto «al momento» Poste non intende «proporre l’integrazione o la revoca degli organi amministrativi e di controllo» di Tim, «fermo restando che si riserva di effettuare future valutazioni al riguardo». Perché l’investimento appena fatto è «di natura strategica» e non finanziaria, come quello di Vivendi.
Poste compra il 24,82% di Tim «con l’obiettivo di svolgere un ruolo di azionista industriale di lungo periodo», promuovendo sinergie «a beneficio di tutti gli stakeholders» e anche per «favorire il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia».
Se Poste non revocherà e non chiederà l’allargamento del cda di Tim all’assemblea del 24 giugno, si riserva di farlo in futuro. E nulla vieta che alle dimissioni di uno degli attuali 9 membri del cda, Tim possa scegliere di cooptare un manager di Poste in consiglio per favorire la realizzazione dei piani industriali tra i due gruppi.
MATTEO DEL FANTE
PIETRO LABRIOLA
pietro labriola tim iliad
MATTEO DEL FANTE
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