Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “la Stampa”
landini schlein
Dopo il successo della manifestazione del Pd di sabato scorso voluta da Schlein, quello dello sciopero di ieri organizzato da Landini, insieme a una serie di mobilitazioni fino a dicembre, pone una domanda: ci sarà più competizione o collaborazione tra la leader del Pd e il segretario della Cgil? Storicamente, si sa, il maggior sindacato italiano ha vissuto a lungo in una condizione sottomessa a quella del maggior partito della sinistra. La «cinghia di trasmissione» era definito, per sottolinearne la subalternità. […]
landini schlein
il ruolo «politico» del sindacato si ripropose il 23 marzo 2002 con Cofferati e la famosa manifestazione dei tre milioni contro il taglio dell'articolo 18 da parte di Berlusconi. Fassino, allora leader del Pds, fu svelto a percepire l'insidia e a offrire al «compagno Sergio» il simbolico, ma notabilare, ruolo di sindaco di Bologna per toglierselo di torno. Gli anni seguenti sono di forte crisi per la Cgil.
E l'elezione plebiscitaria (oltre il 92%) di Landini nel 2019 si può considerare come una risposta al rischio di vedere l'ancora forte organizzazione diluirsi nel brodo populista della fine della Seconda Repubblica e nel lento scivolamento degli iscritti verso 5 stelle e Lega.
landini schlein
Ma ora che il sindacato è uscito definitivamente dal corso del fiancheggiamento alla sinistra storica o di governo, e Landini scende in campo in prima persona come soggetto politico, bisognerà vedere in che modo intenderà giocare il ruolo di terzo incomodo tra Schlein e Conte.