camillo langone
Camillo Langone per “il Foglio”
Eccoci in pieno Avvento. Anche se io per tradizione il presepe lo preparo il giorno dell’Immacolata, ci siamo. Ma avvento di cosa? Attesa di quale venuta? Della neve? Del solstizio? Del panettone? Senz’altro del panettone. Quello aspettano, gli italiani: il panettone. Nei negozi altro Natale non vedo: passato il black friday, il black week, il black out mentale dell’acquisto sonnambulistico, le vetrine sono monopolizzate dai panettoni.
Scomparso il Bambino che sarà in qualche chiesa, in qualche casa, ma nel mondo è cancellato, declina anche l’organismo parassitoide che sul ricordo del Natale cristiano prosperava: Babbo Natale. In giro ne vedo molti di meno. Quindi cinquanta o sessanta milioni di neopagani nemmeno Babbo Natale stanno aspettando.
panettone
Qualche ragazzina molto ina starà aspettando l’ultima finestrella del Calendario dell’Avvento di Taylor Swift. E tutti gli altri? Il panettone. Attendono la nascita del panettone. Agli italiani, del Natale, è rimasto solo il panettone. Avevano la salvezza e le hanno preferito la malattia, l’ingrasso, il diabete. Al posto del cervello hanno glassa. Al posto dell’anima, uvetta.