Ivan Francese per “www.ilgiornale.it”
scontri di capodanno a colonia
La polizia tedesca sprofonda nella bufera. Al centro delle polemiche, ancora una volta, i fatti di Colonia. Dove nella notte di Capodanno decine di donne sono state molestate da centinaia di aggressori, in buona parte ubriachi di origine straniera.
Una situazione completamente sfuggita al controllo delle forze dell'ordine, le cui mancanze vengono ora - sia pur faticosamente - ricostruite in diversi provvedimenti giudiziari e disciplinari. E alcune rivelazioni hanno del clamoroso.
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Il sovrintendente della polizia di Colonia in servizio quella notte ha infatti riferito alla commissione investigativa che il ministro dell'Interno del Nord Reno-Westfalia avrebbe cercato di usare la propria posizione per influenzare le indagini.
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Dall'ufficio del ministro sarebbe addirittura partita una telefonata per "consigliare" di eliminare la parola "stupro" da un rapporto di polizia compilato sulla base della testimonianza di una ragazza diciannovenne che aveva raccontato di essere stata circondata da diverse decine di uomini che l'avrebbero palpeggiata e penetrata con le dita.
Di fronte alle proteste dell'ufficiale per quell'indebita ingerenza, il funzionario ministeriale si sarebbe difeso spiegando che l'ordine di cancellare quel rapporto sarebbe arrivato dallo stesso titolare del dicastero.
Non sarebbe però la prima volta che le autorità tedesche vengono accusate di aver tentato di minimizzare le violenze della notte di San Silvestro, anche per evitare possibili speculazioni di stampo razzista contro gli aggressori di origine straniera.
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Inoltre a marzo la polizia aveva già ammesso di aver mentito circa il numero di agenti in servizio durante la notte dell'ultimo dell'anno: gli uomini a disposizione erano solo 80, e non 140 come dichiarato in un primo momento. Ora sulle autorità della città di Colonia e del Land Nord Reno-Westfalia si sta concentrando un'altra bufera che non si dissiperà tanto rapidamente.