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    LE BABY SQUILLO NON SONO SOLO AI PARIOLI – SUL LITORALE ROMANO, TRA L'INFERNETTO E OSTIA, QUATTRO RAGAZZE TRA 18 E 20 ANNI HANNO DECISO DI PROSITUIRSI UN PO’ PER GIOCO E MOLTO PER POTERSI PERMETTERE BORSE E VESTITI FIRMATI – A GESTIRE IL BUSINESS UN EX COMPAGNO DI CLASSE E FIDANZATO DI UNA DI LORO, CHE RIMEDIAVA I CLIENTI, TUTTI PROFESSIONSITI E IMPRENDITORI, E SI INTASCAVA LA META' DEGLI INCASSI, OVVERO 400-500 EURO A INCONTRO – ORA IL RAGAZZO È ACCUSATO DI SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE ANCHE SE POTREBBE CAVARSELA PERCHE'...


     
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    1 - BABY SQUILLO PER GIOCO LE RAGAZZE ROMANE IN VENDITA PER UNA BORSA

    Estratto dell'articolo di Giuseppe Scarpa per “la Repubblica”

     

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    "Un gioco". Un gioco dove si guadagnano soldi. Tanti soldi in poco tempo. È iniziato così. Poi è diventato un lavoro clandestino, da tenere ovviamente nascosto ai genitori. Prostituirsi appena maggiorenni. Farlo, però, per comprare borsette griffate, scarpe di marca, abbigliamento delle più blasonate maison e cellulari di ultima generazione. Perché a casa il denaro non manca, ma non basta quando si tratta di concedersi accessori di lusso. Succede a Roma, sul litorale, dove la Capitale si specchia nel mare. Siamo all'Infernetto e a Ostia.

     

    Qui, come ricostruito dagli investigatori, quattro ragazze da un anno hanno deciso di mettere in piedi un giro d'affari sotterraneo con un loro amico, ex compagno di classe e fidanzato di una di loro. Il patto è chiaro: le giovani ci mettono il corpo, lui le amicizie, la pubblicità nei posti che contano e, quindi, una clientela accuratamente selezionata. Professionisti e imprenditori bussano alla porta. Il "gioco" funziona e va oltre le aspettative. Sono tutti pazzi per le quattro ragazzine.

     

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    E così, in appena 12 mesi, il business messo in piedi vola. Il caso ricorda la vicenda delle baby squillo dei Parioli del 2014. La storia venne alla luce grazie a un'inchiesta della procura. Un'indagine che sconvolse l'Italia. Le vittime erano due 15enni, cadute nel giro di prostituzione minorile della Roma bene.

     

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    Adesso, in questo nuovo caso, gli inquirenti hanno messo nel mirino l'amico "manager" delle quattro. Per lui, l'accusa formulata dai pm, è sfruttamento della prostituzione. Anche se non ricopre il classico ruolo del protettore, il ventenne si serviva delle amiche. Questo il concetto. Nessun obbligo o violenza sulle giovani. Nessun ricatto. Semplicemente incassava la metà dei soldi a patto che chi le incontrasse fosse una persona di fiducia. […]

     

    Il giovane nel mirino le avrebbe manipolate? Questo è un interrogativo a cui, chi indaga, sta cercando di dare una risposta. Ma ad oggi non sembra essere così. L'ipotesi, appunto, è che abbiano stretto un patto che prevede un mutuo guadagno. Ma chi sono le ragazze? Sono tutte giovanissime, tutte italiane, tutte romane, tutte tra i 18 e i 20 anni.

     

    giovane prostituta giovane prostituta

    Una delle quattro, da ripetente, frequenta l'ultimo anno delle superiori, un corso serale. Sono figlie di facoltosi commercianti o anche di persone meno abbienti, ma con redditi dignitosi. Dipendenti pubblici ad esempio. Vendere il corpo per motivi economici non è il loro obiettivo. O meglio lo è, ma solo per regalarsi costosi accessori di marca. […]

     

    Ecco che il loro amico li organizza in due hotel al centro di Roma. Alberghi extra lusso, la stanza la paga sempre il cliente. Un hotel a Trastevere, l'altro in Prati. In alcuni casi il ventenne mette a disposizione il suo appartamento all'Infernetto. Chi chiede di incontrarle è generalmente un uomo, ben sopra i 40 anni. Pronto a pagare come minimo 400-500 euro per un incontro. […]

     

    2 - "500 EURO A NOTTE COSÌ MI FACCIO L'OUTFIT NUOVO"

    Estratto dall’articolo di Giuseppe Scarpa per “la Repubblica – Roma”

     

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    Su Instagram scherzano. Ragazze come tante altre. « Sono qui per farvi vedere il mio outfit», dice una di loro. Stivali bianchi e una tutina nera attillata. La registrazione avviene nel seminterrato di un appartamento. La ragazza vive qui con il padre e la madre. «Quanto sono bella» , ripete con piglio sicuro più volte mentre si autoriprende con il suo smartphone.

     

    Paola, il nome è di fantasia, è una delle quattro romane, appena maggiorenni, che ha deciso di partecipare "al grande gioco", così era iniziato per loro: tanti soldi in poco tempo. Prostituirsi con l'aiuto di un amico, un ex compagno di classe e fidanzato di una di loro. […]

     

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    Il grande gioco avviene all'insaputa dei genitori delle giovani. Nessuno di loro ne è al corrente. Quando gli incontri si prolungano per ore, magari la notte, si inventano scuse banali.  «Rimango a dormire a casa di un'amica», quella più utilizzata. Ma gli appuntamenti vengono fissati anche di giorno.

     

    […] Chi chiede di incontrarle sono generalmente uomini sopra i 40 anni. Andare con le ragazze costa un minimo di 4-500 euro. Poi la ragazza e l'amico dividono a metà. Intanto sui social le giovani continuano a postare i loro video: fanno i playback a canzoni famose oppure a spezzoni di film. Nessuna traccia del loro doppio lavoro. Il padre e la madre non devono scoprire niente. Nessuno deve sapere. La procura però ha scoperto tutto e il loro amico, adesso, è indagato.

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