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    I HAVE A DREAM! - LE BALLE SPAZIALI DI DE GREGORIO: “HO VUOTATO IL SACCO DOPO AVER SOGNATO PAPA’” (NON ERA PAPI?)


     
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    Dario Del Porto per "la Repubblica"

    «Ero stanco, non volevo più scappare. Ho deciso di parlare perché, altrimenti, mi avrebbero inseguito per tutta la vita come Al Capone. Dopo aver sognato mio padre, ho capito. Mi sono svegliato e ho avvisato il mio avvocato. Lavitola invece, per chissà quali segreti, vedete cosa sta passando».

    SILVIO BERLUSCONI E SERGIO DE GREGORIOSILVIO BERLUSCONI E SERGIO DE GREGORIO

    È uscito dal Parlamento e ha trascorso quasi cento giorni agli arresti domiciliari. Ma adesso Sergio De Gregorio, una vita come cronista d'assalto e sette anni a Palazzo Madama, è di nuovo libero. Mentre si allontana dal Palazzo di Giustizia, appare tranquillo, come sollevato.

    «È così. Mi sono levato un sasso dallo stomaco. So di aver fatto la cosa giusta, quando ho deciso di raccontare tutto ai magistrati ».

    Secondo lei invece che dovrebbe fare Berlusconi dopo la condanna per il caso Ruby?
    «Ritirarsi dalla politica, finirla di condizionare questo Paese con le sue vicende personali. Se ci riflette, capirà che arroccarsi non serve. L'unico risultato pratico di tutto questo è un intorbidimento dei pozzi. Urlare contro i magistrati non ha senso. Io ho avuto a che fare con cinque pm della Procura di Napoli. È vero, con la mia scelta li ho stupiti. Ma ho trovato persone equilibrate, disposte ad ascoltarmi».

    SERGIO DE GREGORIO MIMA LE MANETTE A PORTA A PORTASERGIO DE GREGORIO MIMA LE MANETTE A PORTA A PORTA

    De Gregorio, ma non sarà che, collaborando, lei vuole ancora esercitare pressioni sull'ex premier?
    «E come potrei? Uno che alla prima udienza ha chiesto di patteggiare non può chiedere nulla a Berlusconi, sapendo peraltro che nei miei confronti può serbare solo livore. Il patteggiamento taglia la testa al toro.

    Questa scelta ha un unico vantaggio: inquadrare la mia situazione all'interno dei processi. So che il percorso non è finito, anzi sarà lungo e penoso. Ma affronto questa strada svuotato, ma felice».

    SERGIO DE GREGORIOSERGIO DE GREGORIO

    Davvero non ha deciso di parlare per vendetta?
    «Lo so che può sembrare strano, ma certi sentimenti non mi appartengono più. Nessuna vendetta, davvero. Ho rinunciato a ricandidarmi quando Denis Verdini, ancora il 19 dicembre, mi ripeteva: "Vieni in Senato, ci difenderemo tutti insieme dai magistrati comunisti, governeremo la giunta per le immunità"».

    SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONISERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI

    E lei come ha risposto?
    «Non ci credo più, gli ho detto. Sono stanco. E non voglio uscire dal Senato con le manette».

    È sempre convinto che il suo non sia stato l'unico caso di parlamentare "comprato"?
    «L'altro giorno un esponente del M5S ha detto di sentire odore di compravendite. Perché non c'è alcun approfondimento giudiziario su questo? Nella sedicesima legislatura hanno cambiato casacca 120 parlamentari. Per alcuni c'è stata "contrattazione", solo nel mio caso corruzione?»

    SERGIO DE GREGORIO - Copyright PizziSERGIO DE GREGORIO - Copyright Pizzi

    Ora che farà Sergio De Gregorio?
    «Non faccio programmi per il futuro. Sto scrivendo un libro, che non è certamente uno strumento di ricatto, ma un tentativo di continuare a raccontare la verità ».

    Perché non torna a fare il giornalista?
    «E chi mi prenderebbe, dopo tutto questo? Però, chissà, potrei fare il cacciatore di scoop».

     

    sergio de gregorio 04 lapsergio de gregorio 04 lap
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