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    I CRIMINI DI GUERRA DEI BUONI: LE BOMBE A GRAPPOLO NON LE HANNO USATE SOLO I RUSSI, ANCHE GLI UCRAINI - LE ARMI MESSE AL BANDO DALL'ONU PERCHÉ DOPPIAMENTE VIGLIACCHE, VISTO CHE ESPLODONO UNA PRIMA VOLTA IN MEZZO ALL'ARIA, SEMINANDO FRAMMENTI A LORO VOLTA ESPLOSIVI, SAREBBERO STATE USATE ANCHE DAI SOLDATI DI ZELENSKY - E NON LO DICE IL CREMLINO MA IL "NEW YORK TIMES", CITANDO UN EPISODIO AVVENUTO NELLO SPERDUTO VILLAGGIO DI HUSARIVKA, CON MENO DI 600 ABITANTI...


     
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    Estratto dell'articolo di Massimo Basile per “la Repubblica

     

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    A inizio marzo uno sperduto villaggio di meno di 600 abitanti, Husarivka, nella parte orientale dell'Ucraina, è stato colpito da bombe a grappolo, chiamate anche "munizioni a grappolo", armi messe al bando dall'Onu perché doppiamente vigliacche: esplodono una prima volta in mezzo all'aria, seminando frammenti a loro volta esplosivi. Il punto è che non sarebbero state lanciate dai russi, ma dagli ucraini.

     

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    Lo riporta il New York Times, secondo il quale le "cluster munitions" sarebbero state lanciate in un tentativo di riprendere il controllo del territorio. È il primo caso verificato che coinvolge gli ucraini.

     

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    Nessuno è rimasto ucciso, anche perché Husarivka è un villaggio rurale, semideserto, fatto per lo più di campi coltivati e condotte di gas. Il villaggio, che si trova a 150 chilometri da Karkiv, è stato ripreso dagli ucraini, ma il ricorso a "munizioni a grappolo" sarebbe in violazione della Convenzione Onu che dal 2010 vieta l'utilizzo di armi che possono colpire, in modo indiscriminato, i civili.

     

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    Secondo gruppi umanitari, i frammenti arrivati a terra e non esplosi potrebbero farlo in un secondo momento se presi in mano. Più di cento nazioni hanno aderito alla messa al bando, ma non Ucraina, Russia, Stati Uniti, Cina e Israele. Per la comunità internazionale l'uso delle "cluster munitions" si configura come "crimine di guerra".

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