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    "LE COPPIE DEI LETTERATI SONO UNA PESTE" - L’AMORE MATTO E DISPERATO TRA ELSA MORANTE E ALBERTO MORAVIA - LUI: “CERCAVA DI ANNULLARMI E AL TEMPO STESSO PER TROPPA PASSIONE ANNULLAVA SE STESSA” - LEI: "GLI ULTIMI TEMPI PER DISPERAZIONE MI ERO MESSA AD AMARE DELLE PIANTE..."


     
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    MORAVIA MORANTE MORAVIA MORANTE

    Renato Minore per “Il Messaggero”

     

    CARTEGGIO «Una coppia inseparabile. La coppia Morante- Moravia», dice lui. «Le coppie dei letterati sono una peste», dice lei.

     

    «Quando verrai sarò quasi felice» raccoglie le lettere di Alberto Moravia a Elsa Morante.

    Vanno dal 1947, quando i due sono sposati da sei anni, agli anni Ottanta. Tranne qualche minuta conservata, mancano quelle di Elsa per una certa sua diffidenza a scrivergli.

     

    E per l' atteggiamento di lui che sempre si è liberato di ogni carta che gli ricordasse il passato. Insomma lei ha scritto di meno (ma restano anche i diari), lui forse ha buttato via. «In un' atmosfera di passionalità aggressiva e di affetto difensivo siamo vissuti per venticinque anni», confessa Moravia. «Eravamo un uomo e una donna impegnati in un rapporto molto difficile. Cercava di annullarmi e al tempo stesso per troppa passione annullava se stessa».

     

    Uniti e divisi per tutta la vita, dice bene la curatrice Alessandra Grandelis. Li dividono la diversità dei caratteri, le origini borghesi per lui e modeste per lei. A unirli è soprattutto il demone della letteratura che nelle lettere si manifesta di rado, ma è onnipresente a un livello sotterraneo e pronto ad affacciarsi quando la vita lo richiede. Un amore a dispetto, «tutta la colpa è stata ed è tuttora la mia difficoltà di espressione sentimentale ereditata dai lunghi anni di malattia e di tristezza della mia infanzia e della mia adolescenza» scrive Alberto da Anacarpi nel 51. « Se ci vorremo bene supereremo queste difficoltà».

     

    MORANTE PASOLINI MORAVIA MORANTE PASOLINI MORAVIA

    INCASTRO L' incastro nevrotico del rapporto si è ormai consolidato. Lei da perfetta sconosciuta è diventata l' autrice di Menzogna e Sortilegio (e Moravia l' ha anche aiutata spedendo un falso telegramma firmato da Einaudi per l' accettazione della sua candidatura al Viareggio) e lui con i Racconti romani vince lo Strega ne 1952. Sono libri che assicurano fama, riconoscimenti e una certa libertà finanziaria finalmente anche a lei che ha tanto penato in questo senso. Elsa e Alberto sono ormai al centro della vita letteraria e mondana della capitale . Ma la relazione s' ingolfa.

     

    Nelle lettere che sono strenue e spesso disperate, a volte dolorose se non lacerate, Moravia è sempre in bilico tra l' amore dichiarato e la difesa di rapporto che si va sgretolando con il passare del tempo. E' apertamente infedele senza sotterfugi e ha frequenti e irrefrenabili fiammate sentimentali.

    elsa morante con moravia a capri elsa morante con moravia a capri

     

    Dice di non annoiarsi mai con Elsa, ma di sentire come un vulnus il fatto di non essere più innamorato di lei. Elsa confessa la solitudine cui la costringe il matrimonio: «Gli ultimi tempi per disperazione mi ero messa ad amare delle piante a difenderle per accanimento anche quando se avevo qualche dubbio lo difendevo a costo non solo della mia vita, ma anche di più, di tutto, perfino della mia poesia».

     

    Arriva la rottura, a tenerli uniti non bastano più i ricordi del passato e la devozione alla letteratura. Alberto confesserà una crisi psicologica tremenda culminata con un' operazione perfettamente inutile.

     

    «L' idea di separarmi da te m' ispira un sentimento di lacerazione e di sconforto che mi pare insopportabile. Io non ho che te e fuori dal nostro matrimonio che è andato come è andato non c' è che disordine, solitudine, amarezza per me». Elsa ha due furiosi amori: uno per Luchino Visconti e uno col pittore newyorkese Bill Morrow tragicamente suicidatosi.

     

    Marina Ripa e Moravia Marina Ripa e Moravia

    Nel marzo del 1985 Alberto è al suo capezzale a Villa Margherita. Le tiene la mano e lei mormora: «E pensare che tutta la vita ho desiderato che tu facessi quello che tu ora fai».

    Quando Elsa muore le sue ceneri vengono disperse al largo di Capri. Alberto scrive:«Non era necessario essere presenti per sentire ovunque la sua presenza».

    moravia moravia

     

    ELSA MORANTE ELSA MORANTE PASOLINI MORANTE PASOLINI MORANTE

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