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    “L'ITALIA PRETENDA DA PFIZER LE DOSI GIÀ ACQUISTATE. SUI VACCINI ORA INIZIA LA FASE PIÙ COMPLICATA. SE SI RALLENTA, TUTTO SARÀ INUTILE” - L'IMMUNOLOGO LE FOCHE: "IL RICHIAMO A 120 GIORNI, INVECE DEI 21 O 28 STABILITI RISPETTIVAMENTE PER PFIZER-BIONTECH E MODERNA? NON SONO D'ACCORDO: VA RISPETTATO IL PROTOCOLLO. IN ESTATE RAGGIUNGEREMO L’IMMUNITÀ DI GREGGE MA QUESTO NON SIGNIFICA AVER DEBELLATO IL VIRUS" – LA PREVISIONE: “ENTRO OTTOBRE TUTTI GLI ITALIANI POTREBBERO ESSERE VACCINATI A PATTO CHE…”


     
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    Alessandro Gonzato per “Libero quotidiano”

     

    Francesco Le Foche Francesco Le Foche

    «Servono molti più vaccini e un' organizzazione minuziosa: la somministrazione non può rallentare. Se arretriamo ora vanifichiamo l' enorme sforzo della scienza».

     

    Il professor Francesco Le Foche, immunologo clinico, è il responsabile del Day hospital di Immunoinfettivologia del Policlinico Umberto I di Roma. «Entro ottobre», sottolinea, «se la macchina nazionale sarà efficiente, tutti gli italiani potrebbero essere vaccinati».

     

    Troppi condizionali, professore.

    «A livello europeo, quanto a somministrazioni, siamo tra i primi, va detto. Però l' Unione Europea deve garantire le dosi a tutti. L' Italia pretenda da Pfizer quelle già acquistate. È stato stipulato un contratto: l' Ue faccia da garante. L' Italia va incontro a una contrazione delle spedizioni del 29% e non può permetterselo: a breve dovrebbe iniziare la fase 2, la più complicata».

     

    Perché?

    DOSI DEL VACCINO PFIZER IN ITALIA DOSI DEL VACCINO PFIZER IN ITALIA

    «Finora la vaccinazione ha riguardato il personale degli ospedali, delle Rsa e gli ospiti.

    Medici e infermieri, in sostanza, si sono vaccinati tra loro. Tra poco però la somministrazione andrà spostata fuori dai centri sanitari e la pianificazione dovrà essere capillare per evitare battute d' arresto. Guardi: al momento il personale a disposizione per iniettare le dosi è importante ma non fondamentale, perché quello alla fine si trova. Adesso è essenziale che le dosi ci siano e siano in quantità adeguata».

     

    Alcuni suoi colleghi, vista la carenza, chiedono di spostare il richiamo a 120 giorni, invece dei 21 o 28 stabiliti rispettivamente per Pfizer-Biontech e Moderna.

    VACCINO PFIZER 1 VACCINO PFIZER 1

    «Non sono d' accordo: va rispettato il protocollo approvato dall' agenzia regolatoria altrimenti rischiamo di alterare la formazione dell' immunità di gregge».

     

    Quando la raggiungeremo?

    «In estate, sempre che all' approvazione del vaccino di Astrazeneca prevista entro fine mese seguano rapidamente quelle di Johnson&Johnson e Reithera. Ma attenzione: immunità di gregge non significa aver debellato il virus».

     

    E cosa significa?

    «Il virus continuerà a circolare per un anno, un anno e mezzo. Va depotenziato, e per farlo è fondamentale continuare a mantenere comportamenti adeguati. Il Covid va ridotto a una semplice forma influenzale: prima di allora non sarà stato sconfitto».

     

    Il governo ha puntato su 6 milioni di vaccinazioni entro marzo.

    IMMUNOLOGO FRANCESCO le foche IMMUNOLOGO FRANCESCO le foche

    «Per l' immunità di gregge dovremmo arrivare almeno a 45».

     

    Entro l' estate, diceva. Non è troppo ottimista?

    «È chiaro che va messa in campo una macchina da guerra. Abbiamo 66 mila ambulatori di medici di famiglia: vanno messi tutti nelle condizioni di vaccinare.

     

    Con Astrazeneca avremo 40 milioni di dosi aggiuntive, il che significa potenzialmente 20 milioni di immunizzati. E il vaccino di Astrazeneca, a differenza di quello di Pfizer, può essere conservato facilmente nelle strutture territoriali».

     

    A novembre è uscito il suo libro Sì, andrà tutto bene. Ecco perché il Covid-19 sarà sconfitto (Edizioni Piemme). Ne è ancora convinto?

    «Sì. La scienza in un anno ha fatto un lavoro incredibile. Non si sapeva nulla del virus e oggi abbiamo già diversi vaccini. Ora lo stesso sforzo deve farlo chi prende le decisioni».

     

    francesco le foche francesco le foche

    È una critica alla politica?

    «Mi limito a dire che la gente è disorientata, non riesce a capire qual è la strada maestra per arrivare alla fine del tunnel. Bisogna tenere la barra dritta. Una pandemia si innesca in una società priva di anticorpi, sia in termini reali che metaforici. Le linee guida devono essere precise».

     

    È contrario al lockdown?

    «Gli epidemiologi, e io non lo sono, lo considerano il massimo del risultato, ovviamente, perché rallenta di colpo il contagio. È altrettanto vero però che distrugge la società. Secondo me non abbiamo sfruttato bene quello di marzo: dopo ci siamo rilassati un po' troppo».

    PFIZER PFIZER

     

    Gialli, arancioni, rossi: per quanto tempo ancora dovremo campare così?

    «È un meccanismo sperimentale, non credo che qualcuno l' avesse previsto. Certo che la cromaticità, la curva che non scende significativamente, l' indecisione sull' apertura delle scuole, sono tutti elementi che trasmettono insicurezza. Tucidide scrisse che "la pandemia ti prende di sorpresa e lascia un' umanità smarrita". Ecco: questa è un' umanità smarrita».

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    FRANCESCO LE FOCHE - SI' ANDRA' TUTTO BENE FRANCESCO LE FOCHE - SI' ANDRA' TUTTO BENE FRANCESCO LE FOCHE FRANCESCO LE FOCHE Francesco Le Foche Francesco Le Foche

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