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    LE FOTO (FINTE) PER SALVARE L'AMAZZONIA: MA L’EMERGENZA E’ VERA – MACRON, LEONARDO DI CAPRIO, RONALDO HANNO POSTATO IMMAGINI VECCHIE DI ANNI: LA FOTO SIMBOLO DI TUTTA LA MOBILITAZIONE È DEL 2003. ANCHE BOLSONARO HA SMESSO DI LIQUIDARE L'EMERGENZA COME UNA "BUFALA ANTISOVRANISTA" E HA INVIATO IERI 44 MILA SOLDATI E AEREI MILITARI NELLE ZONE DOVE I FUOCHI SONO PIÙ FUORI CONTROLLO...


     
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    foto amazzonia foto amazzonia

    Irene Soave per il Corriere della Sera

     

    Ci sono foto che oltre a documentare un evento ne influenzano il corso, come quella della bambina vietnamita bruciata dal napalm, che affossò il sostegno degli americani alla guerra. Oggi, quella della foresta pluviale orlata dal fuoco: ritwittata più di 4 mila volte e postata su Instagram, fra gli altri, da Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, e persino da Emmanuel Macron, in una campagna che ha raccolto gli occhi del mondo sull' Amazzonia in fiamme, con lo slogan #prayforamazonia.

     

    Dopo giorni di mobilitazione di politici e celebrity di tutto il mondo, il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha smesso di liquidare l' emergenza come una «bufala antisovranista» e ha inviato ieri 44 mila soldati e aerei militari nelle zone dove i fuochi sono più fuori controllo. L' operazione durerà un mese; ma già ieri il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha minacciato di rivedere l' accordo Ue-Mercosur se la lotta alla deforestazione non torna continua. Al G7 l' Amazzonia, ha detto Angela Merkel, è «in cima all' agenda».

    il post di leonardo dicaprio sui roghi in amazzonia il post di leonardo dicaprio sui roghi in amazzonia

     

    La foto simbolo di tutta la mobilitazione, però, è falsa. È la prima volta che un' immagine tanto importante per le sorti di una causa lo è. La foresta che brucia nell' immagine è sì l' Amazzonia: ma nel 2003. Il fotoreporter che l' ha scattata, l' americano Loren McIntyre, è anche già morto.

     

    Il sito brasiliano di fact-checking Agência Lupa ha smascherato una a una le foto false di #prayforAmazonia.

    Quella scattata dall' alto e postata da Madonna è del 1989.

     

    L' orizzonte in fiamme instagrammato da Cristiano Ronaldo (8,6 milioni di «mi piace») è quello di Rio Grande do Sul, nel 2013. La scimmietta straziata dalle ustioni: India, 2016. Il coniglietto carbonizzato: Malibu, 2018. Due (improbabili) alci in fuga da una pineta in fiamme: non pare un habitat amazzonico, e infatti è un incendio in Montana, ma è tra le più condivise.

    amazzonia macron bolsonaro amazzonia macron bolsonaro

     

    Di impatto meno immediato, ma più utili per capire l' emergenza, sono le foto satellitari dell' agenzia spaziale brasiliana (Inpe). Da un lato mostrano che gli incendi sono raddoppiati dal 2013; e che la deforestazione, che incede al ritmo di tre campi da calcio al minuto, si è impennata nei sette mesi di governo Bolsonaro, in cui l' Amazzonia ha perso 3.500 km quadrati di alberi: il 39% in più del 2018.

     

    Ma ne risulta anche che a bruciare sono molte aree già disboscate, in un processo di deforestazione che prosegue, fra tregue e recrudescenze, dagli anni '70; trainato dalla crescente domanda di carne, legno, minerali.

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    Le queimadas , fuochi appiccati da agricoltori e allevatori, sono una tecnica diffusa per preparare il terreno a nuove semine, anche se spesso diventano incontrollabili. Finora il governo Bolsonaro le ha tollerate come promesso in campagna elettorale; l' esercito potrebbe riportarle sotto controllo.

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