Daniela Cotto per "la Stampa"
BRIGNONE GOGGIA QUARIO
Federica Brignone è raggiante. Ha gli occhi che ridono, sistema i capelli e si aggiusta gli orecchini. Si coccola il bronzo della combinata, la seconda medaglia vinta in questi Giochi cinesi impegnativi come una salita sull'Everest. L'azzurra, 31 anni, valdostana, diventa la seconda italiana a centrare due podi olimpici nella stessa edizione dopo Deborah Compagnoni (Nagano 1998).
E la prima in assoluto a conquistare una medaglia in combinata. Federica, che effetto le fa?
«Questo bronzo l'ho vinto con la testa e con una gara intelligente. La combinata è una delle mie passioni, perché si mescola tutto. Le slalomiste che vanno forte in discesa e le discesiste che fanno slalom, è sempre interessante».
Dopo la seconda prova in discesa era nervosa e ha urlato a suo fratello Davide "Basta, non so sciare!". Come si è calmata?
«Lui si è innervosito, ha ragione perché perdo energie, ma io non sono così sicura di me stessa. Ho sempre bisogno di conferme. Mi basta sbagliare una prova come all'inizio e saltare una porta per andare in palla. È un mio problema».
BRIGNONE MARIA ROSA QUARIO 11
Poi come ha svoltato?
«Ho staccato un giorno, ero troppo stanca e stressata. Non avevo dormito prima e dopo l'argento e quando è arrivata l'amarezza del superG sono andata in tilt. Arrivare qui è stato difficile, non abbiamo mai potuto rilassarci. E poi con queste follie dei test non è una passeggiata. Non sai mai se ti fanno correre o meno per un cotton fioc nel naso... ti fa venire un certo giramento di pancia. Non sei sereno, può succedere di tutto, è come giocare a tombola».
Quanto è stressante la vita qui?
«Tanto. E l'avvicinamento anche. Un mese prima di venire in Cina non potevo tornare a casa e vedere la mia famiglia. L'attenzione per non contagiarsi è stata altissima. Adesso cerco di farmi scivolare tutto. Mi sono concentrata sulle cose giuste, ne sono orgogliosa».
Il segreto per ritrovare la via?
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«Riposarmi di testa. Ho meditato, ho cercato di scollegarmi guardando gli altri sport. Ho vissuto il villaggio olimpico, giocato a calcetto e ping pong».
Lei è la stakanovista dei Giochi. Ha già partecipato a quattro gare e domani tornerà in pista nel team event.
«La polivalenza è faticosa. Le svizzere Gisin e Holdener, oro e argento della combinata, mi hanno detto che sono matta a partecipare alla gara di Coppa del mondo a Crans Montana nel prossimo fine settimana, ma quella è la mia pista e non me la posso perdere».
Ha fatto le Olimpiadi che voleva?
«Sì. Con due medaglie sono felice. Il nostro sport è talmente difficile che vincere non è mai scontato».
BRIGNONE E LA MAMMA
Federica, che cosa pensa dell'intervista polemica di sua madre (Maria Rosa Quario, ex azzurra) a Radio Capital, con frecciate alla Goggia?
«Alt! Io non so niente, non ho letto niente: anche perché altrimenti mi sarei arrabbiata e non avrei dato il massimo, altro che medaglia! Sono qua per sciare. Dall'inizio della stagione a Soelden mi sono tolta dai social. Non ho letto e così sono a posto con la coscienza».
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Si aspettava l'argento in discesa di Sofia e il bronzo di Nadia Delago?
«Sinceramente sì. Nadia ha scelto il posto giusto per il podio, ha sciato benissimo. È stata grande. Come Sofi, dopo quello che ha vissuto. Ma su di lei non avevo dubbi».
E il crollo della Shiffrin?
«Questo fa capire quanto sia tosto il nostro sport e quando conti la testa. Lei si era isolata, è andata in crisi per la troppa pressione, si è stressata: anche lei è umana»
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