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    LE GRANE DI ELLY – LA SCHLEIN VUOLE PRENDERSI ENTRAMBI I CAPIGRUPPO (FRANCESCO BOCCIA AL SENATO E CHIARA BRAGA ALLA CAMERA) MA NEL PD ESPLODE LA RIVOLTA DEI FEDELISSIMI DI BONACCINI, DI BASE RIFORMISTA E DI ORFINI - SENZA UN ACCORDO, IL RISCHIO È CHE SI VADA ALLA CONTA (E SCHLEIN È IN MINORANZA, FRA GLI ELETTI) E CHE MAGARI QUALCUNO, COME DEBORA SERRACCHIANI, POSSA CANDIDARSI COMUNQUE…


     
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    Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per la Repubblica

     

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    (...) Schlein stasera volerà a Bruxelles, dove ha in programma una cena con gli eurodeputati Pd e soprattutto dove domani parteciperà per la prima volta al vertice del Pse pre-Consiglio europeo: vedrà il presidente dei socialisti Ue, l’ex premier svedese Stefan Löfven, più altri leader come lo spagnolo Pedro Sanchez, e poi i commissari Frans Timmermans e Paolo Gentiloni. Prima però c’è da trovare la quadra sui capigruppo di Camera e Senato.

     

    La proposta recapitata a Bonaccini 48 ore fa prevede che entrambe le caselle siano appannaggio della maggioranza dem, con Francesco Boccia al Senato e Chiara Braga alla Camera. Bonaccini, che ieri era a Roma, ha preso tempo. I suoi rumoreggiano, non solo Base riformista dell’ex ministro Lorenzo Guerini, che non vorrebbe nemmeno la segreteria unitaria, ma anche esponenti più dialoganti come Matteo Orfini. Senza un accordo, il rischio è che si vada alla conta (e Schlein è in minoranza, fra gli eletti) e che magari qualcuno, come Debora Serracchiani, possa candidarsi comunque. Anche per questo la riunione dei gruppi, fissata per stamattina, alla fine è slittata (...)

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