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    UN PAESE FORMATO FAVELA - LE IMMAGINI DEI DISPERATI CHE ROVISTANO TRA LE OSSA E LE FRATTAGLIE SCARTATE DA UNA FABBRICA DI CIBO PER CANI COMMUOVONO IL BRASILE - "PRIMA LE PERSONE VENIVANO A CHIEDERE OSSA PER I LORO CANI. OGGI CHIEDONO LO STESSO MA PER LE LORO FAMIGLIE. CERTI GIORNI HO VOGLIA DI PIANGERE" - IL FOTOGRAFO AUTORE DEL REPORTAGE: "NON DORMO DA DUE GIORNI..."


     
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    Dagotraduzione dal Guardian

     

    Brasiliani rovistano tra le carcasse a Rio de Janeiro Brasiliani rovistano tra le carcasse a Rio de Janeiro

    Le immagini strazianti di brasiliani indigenti che rovistano tra mucchi di carcasse di animali per trovare cibo hanno indignato e commosso il mondo intero. In Brasile la pandemia e l’aumento dell’inflazione hanno costretto alla fame migliaia di famiglie e il fotoreporter Domingos Peixoto ne ha documentato la scorsa settimana i disperati tentativi a Rio de Janeiro.

     

    Il gruppo rovista nel retro di un camion che trasporta gli scarti di una fabbrica che produce cibo per animali e sapone. «Certi giorni… ho voglia di piangere» ha detto l’autista del camion Divino Santos. «Prima le persone venivano a chiedere ossa per i loro cani. Oggi chiedono ossa per loro stessi» ha aggiunto l’uomo, che distribuisce gli avanzi ai bisognosi di Rio dopo averli raccolti nei supermercati.

     

    Brasiliani rovistano tra le carcasse a Rio de Janeiro Brasiliani rovistano tra le carcasse a Rio de Janeiro

    Una donna di 51 anni, Denise da Silva, ha detto di aver bisogno di cibo per nutrire i suoi cinque figli e i 12 nipoti. «È passato così tanto tempo da quando ho visto la carne, da prima della pandemia… Sono così grata per questo cibo» ha detto la donna parlando degli avanzi.

     

    Secondo le stime 19 milioni di brasiliani hanno sofferto la fame dall’inizio della pandemia, che in Brasile ha ucciso 600.000 persone. In alcune zone dell’America Latina la sofferenza è ancora più intensa che in Brasile. La scorsa settimana, una delle migliori università venezuelane ha dichiarato che quasi il 77% dei cittadini vive iin condizioni di estrema povertà.

     

    Brasiliani rovistano tra le carcasse a Rio de Janeiro Brasiliani rovistano tra le carcasse a Rio de Janeiro

    Sabato migliaia di manifestanti hanno marciato per le strade di Rio per denunciare una calamità sociale che molti attribuiscono al presidente Jari Bolsonaro. Durante un'audizione al Congresso sulla catastrofe del Covid in Brasile, il senatore di sinistra Humberto Costa ha affermato che le foto di Peixoto hanno mostrato la tragedia sociale che si sta svolgendo sotto Bolsonaro. «La disoccupazione è in aumento. La disuguaglianza sta crescendo. La povertà sta crescendo. La fame è tornata. Questo è ciò che questo governo... ha fatto al nostro Paese», ha detto Costa.

     

    Nonostante tre decenni passati a documentare conflitti per la droga e mali sociali di Rio, Peixoto, 57 anni, ha affermato di essere rimasto scioccato nel vedere i cittadini setacciare le carcasse. «Non dormo da due giorni, cercando di elaborare tutto», ha detto il fotografo, che ha faticato a ricordare di aver visto così tanti senzatetto per le strade.

     

    «Accidenti, dobbiamo trovare il modo di raccontare queste storie per vedere se possiamo aiutare in qualche modo», ha aggiunto.

     

    Manifestazione contro Bolsonaro Manifestazione contro Bolsonaro

    Peixoto ha detto di essere ossessionato dal ricordo di una persona che ha visto sorridere mentre il camion arrivava per condividere il suo carico sconvolgente. «Sembrava così felice ... [perché] sapeva che significava il cibo di un altro giorno sulla loro tavola», ha detto Peixoto, aggiungendo: «Non ho scattato la foto. Era una di quelle immagini che prendi con gli occhi e conservi nel cuore».

     

    De Souza, il giornalista che si è occupato dell’inchiesta, ha ricordato di aver esortato una donna a non consumare la carne buttata. «Giovanotto, o mangiamo questo o moriamo di fame», gli ha risposto lei.

     

    «Questa è la realtà», ha detto il giornalista 30enne. «Se questo non ti fa arrabbiare, se questo non ti commuove, allora non so cosa può riuscirci».

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