1 - LIBIA:DRAGHI,IMPEGNO SPECIFICO UE PER STABILITÀ IN ALVEO ONU
ABDEL HAMID DBEIBAH RECEP TAYYIP ERDOGAN
(ANSA) - ROMA, 23 GIU - "Occorre uno specifico impegno dell'Unione europea per la stabilità in Libia, auspicabilmente sotto gli auspici delle Nazioni Unite". Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi alla Camera. (ANSA).
2 - BLINKEN A BERLINO, VIA TUTTI I MERCENARI DALLA LIBIA
(ANSA) - BERLINO, 23 GIU - Il ministro degli Esteri Usa Antony Blinken ha chiesto che tutti i mercenari stranieri lascino la Libia. Lo ha detto in una conferenza stampa con Heiko Maas a Berlino, prima della conferenza sulla Libia. Blinken ha spinto sul rispetto completo del cessate il fuoco e sull'appuntamento elettorale di dicembre. (ANSA).
MARIO DRAGHI Abdulhamid Al Dabaiba
3 - MIGRANTI, LA STRATEGIA DI ANKARA SULLA LIBIA FAR SALTARE LE ELEZIONI PER SALVARE I CONTRATTI
Uski Audino e Francesco Semprini per "La Stampa"
Rischia di partire già zoppa la Conferenza di Berlino sulla Libia. Un anno e mezzo dopo l' incontro del gennaio del 2020, oggi i ministri degli Esteri europei, americano e dei Paesi nordafricani coinvolti nel dossier libico, si incontrano nella capitale tedesca.
IL SEGRETATIO DI STATO USA blinken E LUIGI DI MAIO
La stabilità del Paese - con il piano di traghettare il governo Dbeibah alle elezioni del 24 dicembre - e il dossier migranti si intrecceranno anche domani al Consiglio Ue dove nella bozza di conclusioni sono entrati anche Sahel e Libia dopo le pressioni del governo italiano.
È soprattutto il braccio di ferro sulle elezioni libiche a tenere banco. Il primo elemento di rottura arriva dal governo Dbeibah, rivelano fonti libiche, secondo cui non ci sono le condizioni di sicurezza per garantire il processo elettorale. Posizione questa dettata anche da interessi politici dello stesso governo transitorio e frutto di una regia dietro le quinte della Turchia.
«Le elezioni non sono viste di buon occhio da Ankara» racconta l' analista libico Mustafa Fetouri. «Gli accordi con il Gna sono importanti per Ankara e tenere le elezioni potrebbe portare alla loro cancellazione, in particolare dell' accordo marittimo» ma «preferirebbe che il sabotaggio provenisse da attori locali».
Anche il premier libico Dbeibah non ne è entusiasta visto che le norme attuali gli impedirebbero di ricandidarsi e dilazionarle sarebbe un modo di rimanere in carica. Del resto non è un segreto per nessuno che l' uomo d' affari di Misurata, alla guida del governo transitorio di unità nazionale, e il governo di Ankara siano molto vicini. Americani e Italia spingono invece perché la strada verso il voto non cambi.
mario draghi in libia 5
«È l' unico modo - spiega il consulente strategico Daniele Ruvinetti - per fare uscire i russi dal terreno e avere un governo stabile e legittimo darebbe agli Usa la possibilità di far valere il loro peso diplomatico per mandare via tutte le truppe straniere».
ABDEL HAMID DBEIBAH RECEP TAYYIP ERDOGAN
L' altro nodo da sciogliere a Berlino è l' allontanamento delle truppe straniere e mercenarie dalla Libia: bisognerà vedere quanta persuasione riuscirà ad esercitare la Nato sul partner turco e quanto sarà disponibile la Russia a condividere il piano di ritiro per tappe proposto nella bozza delle conclusioni della conferenza. Il documento infatti dice che «tutte le forze straniere, mercenarie e le truppe militari devono andarsene».
traffico migranti libia
A preoccupare gli analisti non sono tanto i possibili exploit di violenza, quanto il timore che la presenza militare straniera possa diventare permanente, bloccando ogni possibile sovranità statuale autonoma. Va da sé che alla Turchia, presente con truppe regolari e con mercenari siriani, e alla Russia, presente con i contractor di Wagner, una Libia divisa e debole non dispiace.
LIBIA SIRIA
Ma è probabile che Ankara dovrà cedere ai partner Nato almeno sulla presenza dei mercenari siriani e quindi procedere al loro ritiro, a patto che Mosca dia segnali nella stessa direzione. Il dossier libico è scottante per chiunque si avvicini senza la dovuta cautela. Ne è una prova quanto successo ieri per un incontro di riconciliazione fra tribù del Fezzan nel Sud della Libia organizzato in Italia dalla ong «Ara Pacis».
traffico migranti libia 3
Il presidente del Consiglio presidenziale libico, Mohamed Yunis Al Menfi, in arrivo oggi a Berlino, ha chiesto in una lettera indirizzata alla ministra degli Esteri libica Najila Al-Mangoush di fermare l' incontro per non interferire negli affari interni libici «senza previo coordinamento con il presidente del Consiglio» presidenziale.
mario draghi in libia
Il dossier libico s' intreccia con la questione migranti. E chiama in causa nuovamente la Turchia. Ieri Merkel ha ribadito la necessità di sostenere Erdogan: «Sono assolutamente convinta dell' importanza dell' ulteriore sviluppo dell' accordo» con Ankara, ha spiegato la cancelliera, che ha voluto ricordare che la Turchia ha accolto «oltre 3,7 milioni di profughi siriani». Intanto Frontex ha diffuso i dati sui flussi migratori: nel Mediterraneo centrale il numero dei migranti è più che raddoppiato, arrivando a 15.700, più 151% nel 2021.
mario draghi in libia mario draghi in libia 2 Mario Draghi e Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh Mario Draghi e Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh