STUDENTE RIMPROVERATO PICCHIA DOCENTE, OMERO FRATTURATO
(ANSA) - Uno studente di 15 anni ha aggredito un docente 55enne davanti all'istituto alberghiero "Elsa Morante" di Crispiano (Taranto) dopo che aveva urtato con lo zaino l'auto del processore e quest'ultimo lo aveva rimproverato. L'episodio ora al vaglio dei carabinieri, riportato oggi da alcuni media locali, è accaduto nella tarda mattinata di mercoledì scorso all'uscita della scuola. All'invito del docente a prestare maggiore attenzione, a quanto si è appreso, il ragazzo avrebbe reagito in maniera violenta, colpendo l'insegnante con calci e pugni e procurandogli la frattura dell'omero. La prognosi per il docente è di 30 giorni.
MAXI -MULTE CHE AGGREDISCONO I PROF CLASSI PER SOLI STRANIERI
Estratto dell’articolo di Lorena Loiacono per "Il Messaggero"
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Docenti aggrediti e insultati, presi di mira dalla rabbia di studenti e genitori scatenata semplicemente da un brutto voto o da un rimprovero. Una tendenza che deve fermarsi. Chi si rende colpevole di violenza contro il personale scolastico dovrà pagare, nel senso letterale del termine, una multa fino a diecimila euro.
È questa una delle maggiori novità introdotte per la scuola a cui si aggiunge la proposta, avanzata dal ministro all'istruzione e al merito Giuseppe Valditara, di creare per gli studenti stranieri che non parlano bene la lingua italiana le classi di accompagnamento la mattina e quelle di potenziamento nel pomeriggio.
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Per i casi di violenza sono previste dunque multe da 500 a 10mila euro. Una misura che mira a porre un freno all'assurda escalation di violenza, che sta investendo la scuola da Nord a Sud e che vede protagonisti docenti, presidi e personale amministrativo spesso con tanto di video girati appositamente per diventare poi virali in rete.
La lista è lunghissima: si va dalla professoressa di Rovigo, a cui uno studente ha sparato con una pistola ad aria compressa in classe, fino al preside di Taranto pestato a sangue dal papà di una alunna.
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Ci sono poi il dirigente di Cosenza, schiaffeggiato da un genitore su tutte le furie, il professore di Casavatore nel Napoletano, picchiato addirittura su commissione visto che ad aggredirlo sotto casa è stato un gruppo di sconosciuti inviati da alcuni suoi alunni, solo per averli ripresi in classe, e il docente di Carpi picchiato per aver cercato di sedare una rissa tra studenti. Storie assurde ma sempre più frequenti.
E così vengono messe in campo norme specifiche, dedicate espressamente al personale scolastico. Ieri è stato depositato dal Governo, in commissione Cultura al Senato, un emendamento al disegno di legge sulla valutazione del comportamento degli studenti che introduce salate sanzioni pecuniarie. […]
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La multa in questione resta comunque separata dal risarcimento danni che viene chiesto direttamente dal docente offeso. Inoltre nell'emendamento si specifica che la sospensione condizionale della pena è subordinata all'effettivo pagamento della somma, stabilita come risarcimento.
Non è la prima norma che arriva in difesa dei docenti aggrediti e dell'immagine della scuola intesa come istituzione. Il ministro Valditara, lo scorso anno, ha messo a disposizione delle vittime di violenza l'Avvocatura dello Stato proprio per difendere i docenti che vogliono procedere per vie legali ed è stato approvato in Senato, in via definitiva, il disegno di legge 905 sulla sicurezza del personale scolastico.
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La norma prevede infatti un importante inasprimento delle pene detentive, pari all'aumento di un terzo della pena, per l'introduzione dell'aggravante per i reati commessi contro il personale scolastico. Di fatto viene riconosciuta ai presidi e ai docenti la qualifica di pubblici ufficiali. Quindi, in caso di aggressione di un docente nell'esercizio delle sue funzioni, si va dagli attuali cinque anni ai sette anni e mezzo mentre per oltraggio si passa da tre a quattro anni e mezzo.
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[…]Il ministro Valditara, dalle pagine di Libero, ha proposto l'idea di inserire per gli studenti stranieri un test di conoscenza della lingua italiana con cui poter decidere poi l'inserimento: se la conoscenza della lingua lo permette, potranno andare nelle classi comuni oppure, se hanno un deficit linguistico, potrebbero essere inseriti in classi di "accompagnamento" dove studiare italiano e matematica oppure restare in classe con gli altri e sfruttare le ore pomeridiane per seguire corsi di potenziamento. E rimettersi così in paro per poter poi rientrare nelle classi comuni. […]
giuseppe valditara a villa taverna per la festa dell indipendenza usa