Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU
Il presidente Biden sa che quanto accaduto ieri a Sud di Gaza City rischia di spezzare il fragile filo che tiene insieme le trattative sulla liberazione degli ostaggi e un temporaneo cessate il fuoco. «Lo so, i negoziati si complicano», ha ammesso Biden prima di partire per Brownsville, al confine fra Messico e Texas. Il leader statunitense però vuole mostrarsi «ancora fiducioso» anche se confessa che la data di un'intesa fra Hamas e Israele slitta e l'accordo non sarà «lunedì», come aveva detto pochi giorni fa […]
[…] Washington parla di incidente «grave», chiede un'inchiesta completa e vuole sapere dagli israeliani cosa è successo. Biden poco prima di concedersi ai reporter aveva ribadito la linea - un cessate il fuoco temporaneo (sei settimane) con l'uscita di tutti li ostaggi - in una telefonata con due leader regionali: l'egiziano Al Sisi e il qatarino Al Thani.
truppe israeliane sparano sui palestinesi in attesa di aiuti a gaza city 18
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Nei giorni scorsi John Kirby del Consiglio per la Sicurezza nazionale aveva sottolineato che le trattative proseguivano e anche dopo la critica all'ottimismo di Biden avanzata da Hamas, gli statunitensi avevano voluto ribadire un punto chiave: dire che le trattative proseguono non significa non ci siano ostacoli. La strage – 112 morti e oltre settecento feriti – fra le persone accalcatesi per ricevere del cibo ha consentito al Dipartimento di Stato di forzare ulteriormente sull'urgenza di un cessate il fuoco.
JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU
Matthew Miller, portavoce di Blinken, nel briefing con i reporter ha sottolineato che «la gente è disperata, è affamata e quanto accaduto mostra che mai come ora serve uno sforzo in più per portare aiuti umanitari». L'Amministrazione Usa sta premendo perché il confine settentrionale della Striscia venga aperto. Inoltre «serve un cessate il fuoco umanitario, troppi palestinesi sono morti».
«L'unico numero accettabile di vittime è zero», ha detto Miller ribadendo quello che è ormai il disco che l'Amministrazione di Biden suona ad ogni domanda sulle vittime civili palestinesi. Ieri sul tema è inciampato anche il segretario del Pentagono, Lloyd Austin, che in un'audizione al Congresso ha parlato di «25mila bambini e donne uccisi». Significa l'80 per cento del totale. Poi è giunta la precisazione dello staff: ha citato i numeri che vengono dal ministero della Sanità della Striscia.
truppe israeliane sparano sui palestinesi in attesa di aiuti a gaza city 9
La narrazione e l'approccio dell'Amministrazione Biden che convince sempre meno americani. Lo dimostrano le proteste di attivisti e giovani che quasi quotidianamente colpiscono centri, uffici, città americane; domenica un aviere dell'Air Force si è dato fuoco, morendo poche ore dopo, davanti all'ambasciata israeliana a Washington. Urlava di non voler essere complice di un genocidio.
Dalle primarie democratiche in Michigan, casa di 300 mila arabi americani e di molti musulmani, è giunto un rifiuto della politica estera di Biden e del suo appoggio a Netanyahu. Un elettore su otto (100 mila persone) ha votato uncommitted sulla scheda elettorale evitando di sostenere Biden. Un sondaggio poi del Global Council on Global Affairs e di Ipsos ha evidenziato come il tradizionale approccio bipartisan sul conflitto decennale in Medio Oriente abbia preso direzioni radicali, una porzione sensibile fra i democratici ha assunto posizioni filopalestinesi, mentre il fronte repubblicano ha radicalizzato la sua appartenenza pro-Israele.
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E non sta favorendo Biden i ripetuti veto messi all'Onu su risoluzioni che invocavano un cessate il fuoco a tempo indeterminato. I quasi 180 milioni stanziati per gli aiuti umanitari dopo l'attacco del 7 ottobre, 53 è l'ultima tranche dei giorni scorsi, non leniscono le critiche. Quel che all'Amministrazione si imputa è uno schiacciamento su Israele e sul fatto di essere riuscita a fare poco per contenere Netanyahu.
Il Dipartimento di Stato ha confermato di «non aver ancora visto né avuto accesso ai piani per evacuare i civili da Rafah». È la condizione che il presidente Usa ha posto al premier israeliano che ha promesso che l'esercito marcerà su Rafah, diventato ormai un campo di sfollati interni di un milione di persone.
aiuti umanitari lanciati sulla striscia di gaza da un aereo militare giordano JOHN KIRBY
joe biden bibi netanyahu in israele